Giuseppe Nanni

  • Mentre il turismo in Italia è fra i settori che più hanno risentito dell’emergenza da Covid-19, l’Appennino tosco emiliano ha registrato un aumento esponenziale di richieste di acquisto e affitto di case, in particolare nelle aree di Porretta Terme e Granaglione. Il dato in costante crescita è anche frutto della politica di rilancio e comunicazione della sua amministrazione, incominciata negli ultimi anni, quindi già prima della pandemia. In quali modi siete intervenuti per rispondere all’emergenza di questo coronavirus? Noi siamo abituati a camminare e a muoverci molto di più

  • Il suo statuto di sindaco implica lo svolgimento di diverse mansioni per assicurare una direzione lucida ed efficace nella gestione amministrativa del nuovo comune di Alto Reno Terme. Ma per raggiungere questa efficacia è molto importante saper ascoltare le istanze del cittadino. Qual è la sua testimonianza? L’ascolto è tanto importante quanto scomodo e impegnativo, a volte addirittura imbarazzante, perché dipende da chi è l’interlocutore. Quando i cittadini si recano nel mio ufficio non ascolto soltanto chi propone cose interessanti, o addirittura gratificanti, più spesso ricevo

  • Dal 2016, a seguito della fusione di Porretta Terme e Granaglione, il nuovo comune di Alto Reno Terme è diventato sempre più meta di turismo e la sua amministrazione ha avviato un programma per valorizzare e rilanciare le eccellenze culturali e del paesaggio.

  • In giugno scorso le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
    Tra l’altro, qualche anno fa lei era stato insignito del titolo di Cavaliere. L’attuale riconoscimento agli oltre quarant’anni di attività di amministratore pubblico è stato promosso da suoi concittadini, cosa che avviene di rado. Tali onorificenze costituiscono forse per lei un approdo? In occasione della festa della Repubblica, il 2 giugno scorso, il Prefetto di Bologna mi ha consegnato l’attestato a firma

  • Il nuovo comune di Alto Reno Terme si qualifica sempre di più come città dell’ospitalità, grazie alla ricca offerta di eventi artistici e culturali che attraggono il pubblico internazionale a apprezzare le meraviglie dell’Appennino bolognese.

  • Lei è stato promotore e artefice della fusione dei comuni di Porretta Terme e Granaglione, che ha richiesto una gestione complessa. Quale bilancio trae dai primi tre anni di amministrazione del nuovo comune di Alto Reno Terme? Amministrare la vasta area del comune di Alto Reno Terme è molto impegnativo per i servizi erogati non soltanto ai cittadini di Porretta e di Granaglione, ma anche a quelli di tutta la vallata e dei comuni limitrofi delle province di Modena e Pistoia.

  • La storia dell’Appennino bolognese dimostra come sin dall’antichità i suoi abitanti non hanno perso occasione per trarre profitto dalle sue ricchezze naturali.
    Come nel caso delle ferriere per la produzione di attrezzi utilizzati nella lavorazione del legno e della terra, che sfruttavano la forza motrice delle acque del fiume Reno, o delle famose carbonaie, in cui si metteva a frutto l’abbondanza di boschi. È notevole come la natura e le condizioni ambientali favorissero il vento dell’impresa… La produzione di carbone di legna in tutta la montagna dell’Appennino

  • Il comune dell’Alto Reno Terme fa parte della città metropolitana di Bologna ed è sede amministrativa dell’Unione dell’Alto Reno, ente montano che aggrega i comuni dell’Alto Reno Terme, Camugnano e Lizzano in Belvedere. Istituito nel gennaio 2016, è compreso nella categoria dei cosiddetti comuni sparsi in seguito alla fusione dei territori comunali di Porretta Terme, attuale capoluogo, e Granaglione.
    Situato nell’Appennino tosco-emiliano nella valle del fiume Reno e al confine con la provincia di Pistoia, il comune è caratterizzato da una variegata geomorfologia, che, nella