Proprietà intellettuale

  • La tutela della proprietà intellettuale e industriale dà un contributo importante alla civiltà e ciascun servizio che Brunacci & Partners offre alle aziende, soprattutto nelle province in cui ha una sede (Modena, Milano, Perugia, Trento), può essere definito un’esperienza civile, in quanto valorizza le idee, quindi l’innovazione e l’invenzione che alimentano la crescita e lo sviluppo di una nazione…

  • Da alcuni mesi il distretto ceramico è attraversato da un contenzioso sollevato da un’azienda belga che lamenta nei confronti di numerosi produttori la violazione di un brevetto sull’applicazione simultanea di colore e smalto sulle superfici ceramiche. Purtroppo, molti imprenditori del settore hanno spesso messo a disposizione del distretto le idee che riguardavano il “modo” di produrre piastrelle, senza pensare alla loro tutela…

  • La valorizzazione delle idee di business attraverso la tutela della proprietà industriale sta diventando sempre più un asset irrinunciabile per la direzione intellettuale delle imprese. Lei lo aveva intuito quando ha deciso d’interessarsi a questa materia? Com’è incominciata la sua vocazione?

  • Il numero di brevetti depositati in un anno in un paese è un indicatore importante, perché testimonia come un’economia sia in grado di affrontare le sfide della trasformazione tecnologica, inventando prodotti innovativi, che generano valore, proprio grazie alla proprietà intellettuale. Con il decreto attuativo del 15 febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato le nuove disposizioni in materia di Patent Box 2022, una misura che consente di rivalutare i beni immateriali (come brevetti e marchi) attraverso un beneficio fiscale. Che cosa può dirci a questo

  • Il titolo di questo numero del giornale è Il tempo pragmatico, ovvero il tempo del fare e dell’innovazione. In un’epoca in cui i mercati e le tecnologie sono in continua trasformazione, in che modo la proprietà intellettuale assume un’importanza strategica come investimento a medio e lungo termine? Se consideriamo per esempio il settore agroalimentare, il nostro paese e la nostra regione vantano realtà industriali di primissimo livello ed eccellenza, con un mercato internazionale consolidato, spesso ancora di proprietà delle famiglie che le hanno fondate. Realtà che hanno

  • Nelle vostre sedi di Modena, Perugia e Milano lavorano professionisti che, con grande competenza ed esperienza, s’impegnano al massimo per ottenere, mantenere, valutare e tutelare beni immateriali – brevetti, marchi, design e diritti d’autore – e per “far volare le idee vincenti” dei clienti, come recita il vostro slogan. Alcuni dei professionisti sono suoi partners. Con quali funzioni? Da alcuni anni ho la fortuna di poter affidare con serenità la gestione della nostra sede di Modena ai miei tre soci ingegneri – Emanuele Luppi, Daniele Grana e Filippo Zoli – che ormai sono in grado

  • Questo numero del giornale s’intitola La vera cura. Quanta cura occorre nella redazione di una relazione brevettuale e perché? I rischi di contraffazione sono sempre più diffusi in tutti i settori di attività, di conseguenza gli studi di consulenza in proprietà industriale sono sempre meglio strutturati per fornire ai propri clienti un servizio di sorveglianza efficiente e puntuale attraverso l’ausilio di banche dati internazionali sempre più evolute.

  • La dittatura del relativismo ha avuto come successore la dittatura del pensiero unico. Ormai i giornali cantano lo stesso ritornello, diffondono, per esempio, l’idea che la proprietà immobiliare sia una proprietà statica, che vive di rendita, come vuole la teorizzazione marxista.
    Noi, invece, constatiamo come la proprietà, tanto più in questo momento, non sia mai acquisita, ma vada riconquistata giorno per giorno, come si dice della libertà.
    Lo constatiamo sulla nostra pelle, perché ciascuno di noi avverte sulla propria pelle la tassazione.
    Ebbene, il pensiero unico vuole la

  • “Quando ci impegniamo al 100 per cento e facciamo tutto quello che è possibile e anche di più… quando lavoriamo come matti per raggiungere il massimo, senza avere abbastanza tempo, senza avere le risorse, senza avere l’esperienza… Se alla fine otteniamo l’80 per cento, io sono contento”. Incomincia così la Storia di un sogno (edizioni Arteimmagine) del bambino che voleva costruire l’auto più bella del mondo e che, nel 1999, presenta la Zonda C12, il suo ottavo progetto che, come tutti gli altri, è dedicato alla moglie Cristina.

  • È il 15 gennaio 1924 quando incomincia la grande avventura dei fratelli Ducati: Adriano, con “poca università e molto laboratorio”, riesce ad attivare il primo collegamento radio a onde corte con gli Stati Uniti grazie alle apparecchiature da lui costruite. L’invenzione che dà l’avvio all’attività produttiva, nel 1925, è il condensatore dielettrico a mica per circuiti radio. I tre fratelli Bruno, Adriano e Marcello Cavalieri Ducati raggiungono insieme appena cinquant’anni, quando, nel 1926, viene battezzata la “Società Scientifica Radio Brevetti Ducati” (SSR), che, in meno di dieci anni