Comunicazione

  • Fra i libri di Dario Fertilio che hanno dato lo spunto per il dibattito La comunicazione, le fake news, i totalitarismi – ovvero Le notizie del diavolo. La parabola ignota della disinformazione (Spirali), Il virus totalitario (Rubbettino), Dirsi tutto (Lindau) e Fabbricare le menzogne (Licosia) – mi soffermo in particolare intorno a Il virus totalitario, in cui l’autore analizza la natura del totalitarismo e lo paragona a un virus che, come quello biologico, ha il solo scopo di “prolungare la propria esistenza a spese di tutto il

  • “A ciascun compagno di viaggio”. Incomincia con la dedica dell’autore al suo lettore il viaggio imprenditoriale di Paolo Moscatti (La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa, Spirali). Lungo questo viaggio, Paolo incontra la moglie Loretta e il socio Alberto, fino a intraprendere la scommessa dell’impresa, oggi giunta alla seconda generazione, con i figli Marco e Luca. Il libro si presta a differenti letture e concerne ciascuno anche a partire dal proprio racconto intorno alla famiglia, che è la questione aperta, la traccia della vita.

  • “Disturbo”: strano vocabolo dall’etimologia complessa.
    Legato a turba, folla, interpretata come disordinato movimento; quindi “disturbo” è qualcosa che agita, che crea confusione. Ma l’accezione corrente del termine disturbo mantiene una certa ambiguità interpretativa, una sorta di confusione tra soggetto e oggetto: il ragazzo “affetto” da ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è affetto da un disturbo o sono i suoi compagni e insegnanti a essere disturbati dal suo comportamento? O ambedue? Secondo la legge, se un medico certifica che

  • L’epoca della comunicazione totale, diretta, “virale” ha incontrato con il Covid-19 il suo contrappasso: l’influenza incontrollata, il contagio rapidissimo, il virus senza vaccino. E l’esibizione dei contatti nei social è divenuta tabù del contatto, paura di toccare, paura di una stretta di mano. Che ne è del Noli me tangere con cui Cristo, in mezzo alla folla, indica che la parola non si tocca, non si prende? Inebetiti, come tanti Tonio dei Promessi sposi, ai vincenti di ieri non resta che dire: “A chi la tocca la tocca”. E quanti sedicenti comunicatori ci avevano spiegato

  • Oltre a essere presidente di TEC Eurolab, che ha fondato trent’anni fa insieme al suo socio Alberto Montagnani, dal 2018 lei è a capo dell’ALPI (Associazione Laboratori e Organismi di Certificazione e Ispezione) e, dal 2017, vice presidente di Eurolab, l’ente che riunisce le associazioni dei laboratori di ventisei nazioni europee. In che modo lei avverte l’esigenza di divenire interlocutore nei differenti ambiti della sua esperienza? A chi è considerato interlocutore è richiesta una funzione che non si limita alla capacità di essere fonte di informazioni il più possibile precise e

  • La vostra azienda si occupa da oltre cinquant’anni di raccolta, trasporto e smaltimento di rottami metallici e ferrosi, legno e plastica. L’ampia gamma di lamiere, reti, tubi e profili in ferro di varie dimensioni e per diversi utilizzi vi consente di rispondere alle esigenze sia di privati sia di aziende operanti nei settori dell’edilizia, della meccanica e della costruzione di macchine agricole e la varietà dei vostri servizi è da sempre favorita dal vasto assortimento dei magazzini.
    Parte da qui la vostra strategia vincente? Noi abbiamo seguito la tendenza opposta a

  • Da oltre quarant’anni, la Gigi Medici accompagnate i momenti più importanti delle principali case costruttrici di super car – come Ferrari, fin dall’inizio, e Maserati, in seguito – con progetti e oggetti che lasciano una traccia indelebile nella memoria dei proprietari e dei fans. Per valorizzare la particolarità di ciascun evento, divenite interlocutori dei vostri clienti: è ciò che dovrebbe fare l’azienda dell’avvenire… In un mondo globalizzato, dove tutto sta diventando così grande da impedirti di avere voce in capitolo, la responsabilità dell’interlocuzione sta passando sempre

  • Lei ha incominciato il suo itinerario artistico con la musica, suonava nella Doctor Dixie Jazz Band di Bologna, la band più longeva al mondo che ha contribuito alla storia del jazz italiano. Poi, ha avviato l’attività di venditore per una nota azienda di surgelati, divenendone il migliore venditore in Italia, quindi, nei primi trent’anni della sua vita, lei si è allenato a portare all’eccellenza le cose che incominciava. A un certo punto, lungo l’attività di vendita, ha incontrato il cinema e ha incominciato la sua audace impresa, girando film che sono entrati nella storia del cinema e

  • Esplorando le novità esposte alla fiera internazionale Pulire (Verona, 23-25 maggio 2017) – il più grande appuntamento in Italia per la pulizia professionale – gli oltre 16.000 visitatori provenienti da vari paesi non hanno avuto dubbi: l’Oscar dell’eleganza è andato allo stand di Arco Chemical Group. Lei l’aveva annunciato nel numero precedente del nostro giornale: “Somiglierà più a uno studio televisivo che a uno stand, con mega pareti dove saranno proiettati filmati con i prodotti e le persone che lavorano nei vari reparti della nostra azienda. In un piccolo stand di 120 metri

  • Quando i sociologi parlano di modernità, l’associano al pluralismo sostenendo che oggi, rispetto all’antichità in cui la vita era segnata da circostanze sociali e familiari senza alternativa, l’uomo è libero di scegliere. Secondo questo stereotipo, la modernità implicherebbe la possibilità e la padronanza sulla scelta. Questo concetto è stato avallato e supportato dalle nuove tecnologie, investendo anche il modo di intendere la comunicazione. Infatti, la comunicazione è immediatamente associata al web e al concetto di rete, intesa come diffusione orizzontale delle informazioni a cui “