Politica

  • Zhou Qing

    Già tredici anni fa, nel libro La sicurezza alimentare in Cina (Spirali), lei documentava la disastrosa situazione alimentare nel suo paese e il pericolo connesso alle esportazioni di prodotti cinesi.
    In questi anni la situazione è migliorata o peggiorata? Certamente la situazione è più seria.
    La polmonite di Wuhan, che sta attualmente mettendo in pericolo il mondo e sta facendo dell’Italia l’area colpita più pesantemente in Europa, è stata determinata da fattori precisi: l’abitudine di mangiare pipistrelli e pangolini.

  • Nel libro Il diritto penale totale. Punire senza legge, senza verità, senza colpa (il Mulino), scritto da un fine giurista come Filippo Sgubbi, sono raccolte venti tesi dalla cui lettura risalta come, da alcuni decenni in Italia, sia in atto la metamorfosi del diritto in diritto penale totale: un diritto sempre più rivolto contro l’Altro, orientato più dalla vendetta contro il cittadino che dalla giustizia. Il diritto penale totale riguarda ciascuno, avverte l’autore: “Ad analogo sviluppo penalistico si presta la logica della violenza strutturale: razzismo, sessismo,

  • Il libro di Filippo Sgubbi Il diritto penale totale (il Mulino) è preciso e coraggioso, anche se ha rinfocolato una grande tristezza per noi avvocati che vediamo il diritto appassire, vediamo questa trovata fantastica della cultura greco-romana avviarsi verso un modello secondo cui non siamo più di fronte a norme astratte, ma a comandi personali. La nostra Costituzione ha affrontato il problema della legge per santificarla nel primo comma dell’articolo 3, secondo cui tutti i cittadini sono uguali, senza differenza di razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni

  • Il diritto penale, che insegno da oltre quarant’anni, fino a poco tempo fa era una materia confinata agli addetti ai lavori. Nella realtà di oggi, invece, piaccia o no, interessa tutti, perché tutti noi siamo esposti a due parametri che dilatano l’ambito penale: da un lato, l’incertezza del diritto e, dall’altro, il criterio del sospetto.
    Prima vigeva l’idea tradizionale del diritto penale rispettoso degli articoli 24, 25 e 27 della Costituzione: il diritto penale deve nascere dalla legge e solo una legge del Parlamento può stabilire norme penali, perché il Parlamento è il solo

  • Le aziende del vostro Gruppo S.E.F.A. Holding – SEFA Acciai, Titanium International Group, SEFA Lavorazioni Meccaniche, leader nella fornitura e rifinitura di acciai speciali, e la nuova società 3D Metal, specializzata nella stampa 3D – sono nate lungo interlocuzioni differenti intessute in quasi cinquant’anni di attività. Quanto sono state importanti le interlocuzioni costituite lungo il suo itinerario imprenditoriale? Le opportunità che abbiamo trovato finora sono il frutto di interlocuzioni che sono state, e sono ancora, molto importanti per proseguire il cammino. Tali

  • Il suo statuto di sindaco implica lo svolgimento di diverse mansioni per assicurare una direzione lucida ed efficace nella gestione amministrativa del nuovo comune di Alto Reno Terme. Ma per raggiungere questa efficacia è molto importante saper ascoltare le istanze del cittadino. Qual è la sua testimonianza? L’ascolto è tanto importante quanto scomodo e impegnativo, a volte addirittura imbarazzante, perché dipende da chi è l’interlocutore. Quando i cittadini si recano nel mio ufficio non ascolto soltanto chi propone cose interessanti, o addirittura gratificanti, più spesso ricevo

  • “E veramente accade che sempre dove manca la ragione suppliscono le grida”: così scrive Leonardo da Vinci nel Trattato della pittura, dove chiama “lingua de’ litiganti” quella che elude “l’esperienza” e poggia sulla “falsa e confusa scienza” perché “pasce di sogni i suoi investigatori”.
    Dai social network al governo, dai giornali di regime ai tribunali del popolo, questa assordante lingua dei litiganti, ipnotica e demagogica, percorre oggi la provincia Italia: è la lingua comune, lingua del nulla, fatta di appelli al popolo, di critiche al profitto industriale e finanziario, di

  • Viviamo in un’epoca in cui, in Italia, in Eritrea e altrove, sono premiati troppi apologeti dei diritti umani e troppi paladini dell’umanitarismo, tra cui soprattutto i giornalisti favorevoli alla causa dell’immigrazione selvaggia. Mi chiedo cosa abbiano mai fatto questi giornalisti per meritarsi l’appellativo di “colombe per la pace”. Hanno forse risolto qualche conflitto mondiale? No, hanno semplicemente svolto il loro lavoro di giornalisti, anche male, perché hanno spesso scritto per sentito dire.
    Di sicuro, quei premi umanitari hanno contribuito a dar loro più credibilità agli

  • La storia dell’Appennino bolognese dimostra come sin dall’antichità i suoi abitanti non hanno perso occasione per trarre profitto dalle sue ricchezze naturali.
    Come nel caso delle ferriere per la produzione di attrezzi utilizzati nella lavorazione del legno e della terra, che sfruttavano la forza motrice delle acque del fiume Reno, o delle famose carbonaie, in cui si metteva a frutto l’abbondanza di boschi. È notevole come la natura e le condizioni ambientali favorissero il vento dell’impresa… La produzione di carbone di legna in tutta la montagna dell’Appennino

  • Lei insegna Storia delle idee all’Università di Göteborg e ha pubblicato diversi libri che analizzano gli effetti delle idee nella nostra società, come Death in Beirut (2007). Da dove viene il suo particolare interesse per il Libano? Sono svedese-libanese: mio padre è libanese. Death in Beirut è un saggio in cui ho provato a ripercorrere sia la mia storia sia il modo in cui il paese è lentamente sprofondato in una devastante guerra civile. La mia ambizione era quella di delineare le differenti forze in gioco durante quel periodo in Libano.