Ivonne Capelli

  • Questo è il secondo anno che si svolge il convegno nazionale dedicato al tema dell’età e, in questo caso, anche alle donne e al fare (L’età, le donne, il fare, Bologna 13 giugno 2023). Io mi occupo soprattutto di anziani, fra gli ottanta e i cento anni e oltre. Incomincio dando una testimonianza intorno al tema dedicato alle donne, perché Villa Giulia è stata fondata da una donna, mia madre, che ha subito coinvolto tutta la fami glia nel suo progetto quando aveva quasi cinquant’anni, quindi in età non più giovanissima. Quando abbiamo incominciato l’attività, Villa

  • Lei dirige la Casa di Residenza per Anziani Villa Giulia, che accoglie oltre cento residenti di età compresa fra i settantacinque e i centoquattro anni, e svolge la professione di commercialista nello studio di Pianoro. Il suo impegno civile si estende anche all’attività di allenatrice nei corsi di pattinaggio velocità su rotelle, rivolti a pattinatori di età compresa fra i quattro e i settant’anni. Inoltre, è stata chiamata a partecipare come consigliera di amministrazione in banche e istituzioni nazionali e da alcuni anni partecipa alla costruzione della città del

  • L’entusiasmo e la tensione non svaniscono con l’età, perché le età sono le età della vita, come lei ha constatato nel convegno “Seniores. L’età, il fare, la città” (Bologna, 27 settembre 2022). In particolare, la tensione, termine spesso tradotto con l’accezione negativa di stress, è imprescindibile dalla vita, è la tensione pragmatica verso il valore. Questa tensione è la forza che non si esaurisce e lei, i suoi soci e i collaboratori ne date prova ciascun giorno nella vostra Casa di Residenza per Anziani, Villa Giulia. In che modo lei constata l’entusiasmo e la forza

  • Dai quattordici ai diciannove anni ho incominciato a lavorare in una struttura dedicata a persone con problemi cosiddetti psichiatrici, gestita dalla mamma, facendo una specie di apprendistato fino a quando non l’ha rilevata la nostra famiglia, nel 1986. Man mano abbiamo trasformato l’attività dedicandola alla cura degli anziani non autosufficienti. Negli anni ottanta l’anziano era inteso come una persona da chiudere in strutture apposite, dove finiva per essere abbandonato al suo destino ineluttabile, perché c’era l’idea – che continua a resistere – secondo cui, quando

  • Il 20 novembre scorso si è svolta l’annuale sfilata di alta moda promossa dalla direzione di Villa Giulia, in cui, per l’occasione, i residenti costituiscono la giuria, con il compito di votare l’abito più bello. Com’è nata questa idea?

    Abbiamo incominciato circa tre o quattro anni fa e quest’anno abbiamo intitolato la sfilata “OSS, modelle per un giorno”. Questo progetto, che è stato sospeso negli anni scorsi a causa del Covid, vede impegnato il personale di Villa Giulia insieme ai residenti. La prima sfilata si è svolta con abiti da giorno

  • Da quasi quarant’anni Villa Giulia accoglie anziani di età differenti e di esperienze varie, annoverando fra i suoi ospiti residenti alcuni ultracentenari. Quanti sono gli aneddoti che potrebbe raccontare intorno alla sua esperienza nella vostra struttura residenziale…

  • Io amministro e dirigo una struttura per anziani insieme a mio fratello e alla mia famiglia, quindi anche nel mio caso parliamo di uno dei temi di questa sera, della famiglia e del passaggio generazionale. La casa residenza per anziani, la casa di riposo e il centro diurno hanno sede a Pianoro, con la ragione sociale Villa Giulia, e ospitano 109 residenti, fra cui tre centenari, una dei quali ha compiuto 102 anni. Quindi, sono un’imprenditrice che non si occupa di meccanica, ma di persone. Abbiamo ereditato la vocazione all’assistenza e alla cura dalla mamma, che ha

  • L’aumento dei costi dell’energia e l’incremento delle varianti da Covid non hanno impedito a tanti imprenditori di proseguire nella propria scommessa. Nella vostra struttura, Villa Giulia, la difficoltà ha favorito occasioni d’invenzione per il rilancio del vostro progetto. Ne è un esempio l’inaugurazione del “Boschetto dei centenari”, che arricchisce il giardino della Villa e dove ciascun centenario viene salutato con la nascita di un nuovo albero, l’albero della vita. È un modo per dire che anche a cento anni la vita resta una questione aperta…

  • Una città senza industria, senza intrapresa, quindi senza le arti e le invenzioni dell’impresa, è un luogo senza lavoro, è un luogo che in quanto tale localizza il fare, escludendo il tempo e la novità. Inventa il lavoro chi intraprende strade nuove, attenendosi alla scommessa e rischiando la riuscita. Nel suo caso, la manager e l’amministratrice sono anche il proprietario della Casa Residenza Anziani Villa Giulia. Inoltre, lei svolge la professione di commercialista. Come riesce a integrare logiche tanto differenti?

  • Durante i primi mesi della pandemia da Covid-19, l’OMS ha lanciato l’allarme sul numero elevato di decessi fra gli anziani residenti nelle case di cura dei paesi europei e anche in Italia è stata confermata questa tendenza. Tuttavia, l’Italia, che secondo Eurostat resta il paese con la maggiore percentuale di anziani in Europa (con una previsione di aumento nel 2050 da un quinto a un terzo della popolazione), è anche il paese con la migliore qualità della vita per l’anziano, grazie alla sua antica tradizione di accoglienza e ospitalità. Basti pensare che paesi extra UE stanno investendo