L'ANZIANO NEL WEB
L’importanza del computer è da tempo consolidata grazie a una corrente di pensiero che vede in esso, tra le numerose sfaccettature di utilizzo, uno strumento per implementare le forme di comunicazione. Mentre nel quotidiano questa prospettiva è spesso considerata scontata, diventa invece fondamentale in una realtà come quella di Villa Giulia, struttura socio-assistenziale che ha sede a Pianoro, un comune alle porte di Bologna. Infatti, per essere al passo con i tempi, abbiamo programmato nuove attività, fino a poco tempo fa improponibili, che hanno portato nella vita degli ospiti grandi novità.
L’idea di utilizzare i computer all’interno della struttura era nata già a ottobre 2005, in seguito allo svolgimento di un corso di comunicazione tenuto dal giornalista Carlo Orzeszko, ed è stata attuata concretamente da giugno 2006, attraverso una tra le numerose attività di animazione della struttura: Il computer questo sconosciuto.
Ogni martedì, infatti, si svolgono all’interno della struttura vere e proprie lezioni d’informatica, dove si apprende l’uso del computer come bene strumentale, ma si esplora anche la rete, grazie all’aiuto del giornalista, attraverso un terminale dotato di connessione a internet a esclusivo utilizzo degli ospiti.
All’inizio l’interazione con questo strumento non è stata semplice per gli ospiti, che non ne comprendevano l’utilità e rifiutavano di utilizzarlo. Ma alcuni di loro hanno iniziato a incuriosirsi e hanno coinvolto con il loro interesse un numero sempre maggiore di anziani, sorpresi dalla quantità di cose che si possono fare attraverso il computer. Dopo una prima fase di osservazione, da spettatori gli ospiti sono diventati attori: mossi i primi passi, dall’accensione dello strumento all’utilizzo del mouse, hanno appreso processi più complessi che hanno portato tra l’altro alla realizzazione, a fine 2006, di un annuario che raccoglie gli eventi salienti di Villa Giulia, corredato da foto e immagini.
Tuttavia, non è solo questo a entusiasmare i partecipanti, ma anche la capacità di risposta che questo strumento fornisce alle loro esigenze d’informazione sul futuro (per esempio, le previsioni del tempo) e soprattutto di elaborazione di argomenti del passato. Attraverso ricerche ragionate condotte con l’aiuto del giornalista, i ricordi degli ospiti riaffiorano grazie a una foto, alle note di una canzone, a una filastrocca dimenticata; il computer diventa perciò necessario affinché si attui la “terapia della memoria”, già praticata in numerose strutture.
Ma l’obiettivo principale che si sono posti gli ospiti è la realizzazione di un dispositivo di comunicazione con l’esterno, in primo luogo con la propria famiglia – pensiamo alla sorpresa di un familiare che riceve una mail di auguri o l’invito a un’iniziativa organizzata dalla struttura – e con le istituzioni, per informare ed essere informati. Questi intenti sono ben sintetizzati dalle parole dello stesso Orzeszko: “In tutti noi, anche nei più distratti, c’è voglia di comunicare. Gli ospiti, pur di una certa età, hanno ancora voglia di esprimersi. Per chi vive all’interno della struttura, Villa Giulia è un mondo complesso e vivo, con le sue gioie, i suoi dolori e soprattutto le sue speranze”.