IL PATTINAGGIO PER L’INTEGRAZIONE DELLE ETÀ DELLA VITA
Lei dirige la Casa di Residenza per Anziani Villa Giulia, che accoglie oltre cento residenti di età compresa fra i settantacinque e i centoquattro anni, e svolge la professione di commercialista nello studio di Pianoro. Il suo impegno civile si estende anche all’attività di allenatrice nei corsi di pattinaggio velocità su rotelle, rivolti a pattinatori di età compresa fra i quattro e i settant’anni. Inoltre, è stata chiamata a partecipare come consigliera di amministrazione in banche e istituzioni nazionali e da alcuni anni partecipa alla costruzione della città del secondo rinascimento, offrendo una testimonianza di civiltà con i dispositivi della parola che ha avviato in questi anni. Può raccontarci come intervengono questi dispositivi con i giovani?
A Bologna è attiva una fra le più antiche società sportive di pattinaggio velocità affiliate alla FIRS (Federazione Italiana Sport Rotellistici), la società Bononia Inline Roller Skating, che da oltre cinquant’anni rappresenta la città e l’Italia nel mondo. Nata nel 1967 a Pescarola, oggi quartiere Navile di Bologna, la società Bononia tiene corsi diretti da tecnici federali e allenatori rivolti a bambini di età compresa fra i quattro e i sei anni. Imparare a pattinare in età molto giovane, infatti, consene di acquisire più facilmente quelle capacità motorie di coordinazione e di equilibrio che occorrono in questo sport. Noi supportiamo i ragazzi che si allenano a livello agonistico e poi proseguono nelle categorie master, fino ai settant’anni. Questa prestigiosa società opera grazie ai contributi della famiglia del fondatore, Ugo Bagnolini, e di alcuni sponsor, fra cui Villa Giulia, nonostante le varie traversie di uno sport dilettantistico come questo, spesso escluso dai finanziamenti erogati verso sport più noti al grande pubblico.
Bologna ha una celebre tradizione di pattinaggio velocità...
La Bononia ha ottenuto moltissimi titoli europei e mondiali. Fra i suoi iscritti ci sono i campioni europei: Maurizio Cortellessa, Moreno Bagnolini, Fabio Ansaloni, Piera Govoni, Katia Simoni, Michele Cicognani e i campioni europei e poi anche campioni del mondo Stefania Ghermandi, Pier Davide Romani, Luca Bagnolini, Desiana Caniatti e Carlo Scalera. Alcuni proseguono nelle categorie master con gare a loro dedicate, soprattutto maratone, perché l’atleta adulto predilige gare di resistenza. Il problema è che non abbiamo gli impianti idonei a Bologna, perché sarebbero necessari investimenti ingenti per rinnovarli. Noi, fra il 2021 e il 2022, abbiamo proposto un bellissimo progetto, ma il Comune di Bologna l’ha rigettato e così è stato anche per i comuni di San Lazzaro di Savena e di Castenaso, nonostante l’erogazione dei fondi del Pnrr, a cui tecnici non esperti hanno preferito rinunciare. Bologna avrebbe potuto diventare leader in Italia in questo sport. Basti considerare che ai campionati mondiali di quest’anno, che si sono svolti a Vicenza, l’Italia ha conquistato il quarto posto.
Voi allenate moltissimi giovani, oggi sempre più esposti al problema delle dipendenze. Come intervenite?
Oggi i ragazzi sono sempre, sempre, sempre più incollati al cellulare, perché consente di essere raggiunti da ogni sorta di proposta. Lo sport è molto importante, soprattutto per i cosiddetti adolescenti, perché favorisce la responsabilità e trasmette i valori dello stare insieme. Gli atleti sono impegnati nei riscaldamenti e nelle attività motorie, per questo lo sport serve anche a distoglierli dall’utilizzo spasmodico del cellulare, che è per loro così invasivo.
Oggi siamo tutti coinvolti nell’uso del cellulare, che non è più soltanto uno strumento di comunicazione, ma anche di dipendenza. Lo sport allontana i giovani anche da altre dipendenze, come droga e alcol. Se sei uno sportivo, anche dilettante, sei impegnato comunque in allenamenti, in competizioni, in gare e non hai il tempo per smarrirti nelle vie facili che offrono le dipendenze. Noi vogliamo far intendere che stare con gli altri, crescere insieme e fare attività sportiva è molto più appagante che farsi trascinare nella dipendenza.
Come integra l’attività di Villa Giulia con quella dedicata al pattinaggio?
Ogni anno facciamo la festa della Bononia, che quest’anno si svolge il 17 settembre, a Villa Giulia dove i nostri atleti sfrecciano davanti ai “nonni” residenti. È un’occasione per incontrarsi fra generazioni differenti: i bambini ritrovano negli anziani i nonni (perché spesso non li hanno o sono nonni giovani) e i nonni trovano nei giovani atleti i nipoti che non hanno o dei giovani amici. Lo sport favorisce l’integrazione delle età della vita e Villa Giulia è promotrice di questo approccio che procede per integrazione.