COME L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA VALORIZZA LA CITTÀ
Il nuovo comune di Alto Reno Terme si qualifica sempre di
più come città dell’ospitalità, grazie alla ricca offerta di eventi artistici e
culturali che attraggono il pubblico internazionale a apprezzare le meraviglie
dell’Appennino bolognese.
Ma Alto Reno Terme è anche la città dell’acqua per la
confluenza delle acque del fiume Reno e delle sorgenti minerali e termali che
ne hanno trasformato il paesaggio. Non a caso proprio nell’area di Porretta lo
scorso giugno si è svolta la quinta edizione del Festival Nazionale dell’Acqua.
Com’è nata l’idea di questo Festival? Il bacino di acque interessato dal Festival
dell’Acqua non è limitato al comune di Alto Reno Terme, ma coinvolge i comuni limitrofi
e tutta l’area dell’Alto Reno. L’idea è nata in occasione della prima
esperienza di gestione associata dei servizi degli ex comuni di Granaglione e
Porretta Terme, quindi nel 2013. Prima della fusione avevamo già sperimentato una
gestione associata nell’ambito del turismo, della cultura e dello sport.
L’acqua è da sempre una grande risorsa per l’area, in tutte le sue varietà:
acqua fredda e calda, acqua per uso potabile e acqua termale, elemento
fondamentale per l’attività terapeutica legata alla cura termale, ma anche acqua
necessaria all’economia per le attività cerealicola e zootecnica. Il Randaragna
e parte del Rio Maggiore, due affluenti del fiume Reno, scorrono nell’area di Granaglione,
dove ci sono sorgenti così ricche di acqua che in passato alimentavano e
sostenevano l’attività dei mulini, che ne sfruttavano la forza motrice per
macinare le castagne e il grano. L’acqua è quindi il valore aggiunto di questo
territorio, per questo è nato qui il Festival dell’Acqua, che ogni anno ospita eventi
e conferenze sul tema, con gli interventi di scrittori, poeti e scienziati di
fama internazionale. Inoltre, quest’anno si è anche tenuta la seconda edizione
della “Disfida delle acque”, con la degustazione delle acque delle sorgenti di
acqua minerale dell’area dell’Alto Reno, promossa dalla direzione turistica di
Alto Reno Terme, con Pietro Campaldini, che ha coinvolto sommelier dell’acqua proprio
come avviene per i vini e gli olii. L’iniziativa, nata lo scorso anno, è stata
estesa anche ai comuni limitrofi di Sambuca Pistoiese, Castel di Casio, Lizzano
in Belvedere e Gaggio Montano. Il complesso di caratteri litologici di queste
aree è diverso, perché mentre nell’Alto Reno Terme, per esempio, l’acqua
attraversa strati di arenaria con all’interno il quarzo, minerale già noto ai
Romani che lo utilizzavano per depurare l’acqua, in altri comuni adiacenti
l’acqua attraversa sedimenti argillosi e calcarei.
Pertanto, ha un sapore leggermente diverso, pur essendo di
buona qualità.
Quanto è importante per Alto Reno Terme accogliere il
pubblico, costituito da visitatori ma anche da cittadini dell’area? E in che
termini questo pubblico trasforma la città? Sono convinto che il nuovo
comune di Alto Reno Terme, che pian piano sta consolidando l’offerta di servizi
qualificati, potrà dare ai cittadini un’immagine sempre più di rilievo, grazie
anche agli eventi artistici e culturali organizzati in questi ultimi mesi e che
in passato non avremmo potuto sostenere economicamente.
Sicuramente, promuovere le peculiarità, le caratteristiche e
i valori di un Comune italiano come il nostro a un pubblico sempre più ampio e
qualificato è la sfida e il compito di un’amministrazione pubblica.
Questa promozione, anche attraverso “La città del secondo
rinascimento”, è elemento caratterizzante della nostra amministrazione. Se
saremo capaci di vendere i nostri prodotti, i risultati si potranno constatare per
esempio in termini di turismo e di investimenti imprenditoriali.
Oggi è molto importante proporsi al pubblico, ma è
essenziale capire come. Come pubblica amministrazione? In quali modi? Credo che
questa comunicazione sia la carta vincente per far capire che l’attività della
pubblica amministrazione, in particolare la nostra, non può esimersi da
un’attività di rilancio e anche di promozione dell’area. A proposito di comunicazione
al pubblico, il concorso nazionale del FAI di quest’anno, “I luoghi del cuore”,
è stato un bel veicolo promozionale per il nostro territorio e soprattutto per
l’antico complesso edilizio delle Terme. Essere arrivati al terzo posto, con 74
mila sottoscrizioni, ha innescato una promozione notevole dell’area, tanto da
indurci a ospitare per due giorni l’autrice del celebre romanzo Va’ dove ti
porta il cuore, Susanna Tamaro, in occasione della proiezione del suo film.
Oggi, la domanda crescente di turismo nell’Alto Reno Terme sta favorendo
l’attività dei diversi hotel dell’area, ma anche l’apertura di bed and breakfast,
che nascono dall’esigenza di qualificare immobili che i proprietari non usano più
per motivi familiari, ma che in questo modo producono reddito. È un segnale di
buon auspicio per aumentare la fruibilità di un patrimonio edilizio che
altrimenti andrebbe progressivamente in degrado.
Anche gli appuntamenti culturali e artistici avviano una
nuova scrittura di Alto Reno Terme… La particolarità del nuovo comune dell’Alto
Reno Terme è l’attività legata agli eventi, che si è ampliata notevolmente.
Prima della fusione, Porretta Terme presentava un’offerta artistica e culturale
che comprendeva soltanto i tre giorni in cui si svolgeva il Porretta Soul
Festival.
Quest’anno, invece, abbiamo ospitato diversi e importanti
appuntamenti, fra cui il Festival Porretta delle Favole, il Festival Nazionale
dell’Acqua, La Notte Celeste, il Porretta Soul Festival, il Porretta Prog,
dedicato alla musica Progressive Rock, la seconda edizione dell’Alto Reno Terme
Jazz Festival, il Festival della Fisarmonica e il Porretta Summer Festival, il
festival della musica d’autore.
Durante il periodo estivo, se ne sono svolti altri in simultanea
nei borghi dell’Alto Reno Terme, fra cui Granaglione, Castelluccio, Capugnano,
Borgo Capanne, Ca’ di Biagioni, Molino del Pallone. Il ricco calendario
prosegue il 5 e 6 ottobre con l’appuntamento “Al centro della Linea Gotica”, in
cui noleggiamo un treno elettrico per rievocare il 75° anniversario della liberazione
dell’Alto Reno Terme; e poi il 12 e il 13, con il Porretta Slow Tartufesta, per
la degustazione di prodotti tipici del mercato dell’Appennino Tosco-Emiliano,
che si tiene nel centro storico di Porretta Terme.
La Sagra della Castagna, la festa enogastronomica che si
tiene nel borgo di Granaglione, costituisce l’ultimo importante appuntamento della
stagione autunnale legato ai prodotti del territorio e dedicato in particolare
a questo antico simbolo di prosperità dell’area, celebrato in tutte le sue
varianti.