Capelli Ivonne

  • Il 1° marzo a Villa Giulia avete organizzato un incontro con specialiste in geriatria, psicologia, educazione professionale e counseling, affinché dessero testimonianza delle loro rispettive ricerche intorno a un tema d’interesse e utilità per la persona anziana. Di che cosa si è discusso?

    Se fino a poco tempo fa, riferendoci a persone non più giovani, eravamo abituati a parlare di “Terza età”, con l’innalzamento della vita media della popolazione, è stata implementata la nozione di Quarta età, secondo cui gli anziani sono persone diversamente abili.

  • Lei dirige la struttura socio-assistenziale per anziani Villa Giulia, a Pianoro, nelle prime colline bolognesi, a pochi chilometri da Bologna. Quanto è importante il gusto nell’alimentazione per la terza età e quali sono le vostre proposte in merito?

    Nell’ambito dei nostri servizi, la ristorazione è sempre stata particolarmente curata attraverso l’organizzazione della cucina interna con personale qualificato per la preparazione dei pasti, delle merende e delle colazioni e con la possibilità di variazione e personalizzazione del menù giornaliero.

  • A Villa Giulia si è svolta una bellissima iniziativa, che ha favorito l’incontro tra anziani e bambini. Può parlarcene?

  • In che modo a Villa Giulia è avvertita l’istanza di qualità?

    La qualità è ciò che viene sempre più richiesto dalla società alle strutture socio assistenziali che si occupano di anziani e grandi anziani.

  • Filomena Salieri, sua madre, è il presidente del CdA di Villa Giulia e insieme alla famiglia gestisce, con esperienza e capacità che provengono da tanti anni trascorsi sul campo a contatto con gli ospiti, questa struttura socio assistenziale per anziani autosufficienti e non. Com’è avvenuta nella vostra esperienza la combinazione tra famiglia e impresa?

    Nel 1966 mia madre incomincia a dedicarsi al settore assistenziale, lavorando la notte nelle corsie degli ospedali — di giorno deve seguire la famiglia e far crescere i figli, Marco e io —, dove apprende tantissime nozioni

  • Vivere Villa Giulia è il titolo dell’annuario con cui pubblichiamo gli eventi più salienti che si svolgono a Villa Giulia nel corso dell’anno. Ma è soprattutto indice di un approccio della direzione e del consiglio d’amministrazione che gestisce la nostra struttura, un’esigenza, per la nostra famiglia che vive Villa Giulia non come un ambiente di lavoro, ma come una casa, dove ciascuno deve trovare soddisfazione ed esprimersi al meglio. Ed è l’approccio che vogliamo trasmettere anche ai nostri ospiti, un approccio in cui vogliamo vivere la struttura, non semplicemente

  • L’Arte a Villa Giulia è il titolo dell’evento che si è svolto nella nostra struttura il 7 maggio 2005, ma già da un po’ di tempo avevamo iniziato a esporre disegni degli ospiti nella piacevole promenade di Villa Giulia, perché volevamo coinvolgerli nelle diverse forme dell’arte. Allora ci sembrò più una curiosità che un vero progetto da proseguire. Eppure, ci congedammo proprio con questo augurio. Ora è un sogno che continua a essere realtà. Infatti, il 26 maggio 2007, si è svolta la lettura e l’illustrazione della raccolta di poesie, pensieri e disegni

  • L’importanza del computer è da tempo consolidata grazie a una corrente di pensiero che vede in esso, tra le numerose sfaccettature di utilizzo, uno strumento per implementare le forme di comunicazione. Mentre nel quotidiano questa prospettiva è spesso considerata scontata, diventa invece fondamentale in una realtà come quella di Villa Giulia, struttura socio-assistenziale che ha sede a Pianoro, un comune alle porte di Bologna. Infatti, per essere al passo con i tempi, abbiamo programmato nuove attività, fino a poco tempo fa improponibili, che hanno portato nella vita degli ospiti grandi

  • Intervista di Pasquale Petrocelli

    Può dare una breve testimonianza della sua attività d’imprenditrice?

    Ho incominciato a lavorare nell’impresa di famiglia quando ancora studiavo all’università. Mi sono laureata in Economia e commercio e da vent’anni mi occupo della contabilità di strutture per anziani, compresa la nostra, e credo che le mie due attività – di commercialista e d’imprenditrice – s’integrino, anziché escludersi a vicenda. E non è un caso che io sia anche consigliere dell’ANASTE (Associazione Nazionale delle Strutture per la Terza Età), che faccia parte