Comunicazione

  • Nell’intervista pubblicata nel precedente numero di questa rivista, lei notava che “la forza della parola non ha limiti”. Lei ritiene che questa forza giovi anche all’utile dell’azienda?

  • Il crowdfunding evidenzia alcuni aspetti interessanti del fare impresa mettendo in gioco il processo industriale di un prodotto. Nel percorso tradizionale, un’azienda che ha creato un nuovo prototipo o innovato un servizio si organizza finanziariamente e programma le varie fasi: avvia la produzione e poi si presenta al mercato, dove comincia a vendere. Con il crowdfunding l’impresa si rivolge al mercato prima di intraprendere la produzione industriale e, attraverso specifiche piattaforme web, chiede al proprio pubblico un preacquisto. La scommessa è chiara: se il prodotto interessa, la

  • L’opposizione tra quantità e qualità, sorta con Aristotele e accentuatasi con il discorso scientifico da Cartesio al XIX secolo, è valsa a riconoscere un primato alla quantità finalizzata alla quantificazione, all’algebra e alla geometria: una quantità sottoposta ai concetti di misurabilità, di regolarità, di ricorrenza, di continuità, cui sfuggirebbe la qualità. Questa dicotomia ha comportato un freno per la ricerca scientifica del Novecento che, come testimonia Daniel Lerner nella sua prefazione al libro Qualità e quantità e altre categorie delle scienze (Bollati Boringhieri), ha

  • L’ambizione è una droga che fa di colui che vi si dedica un demente in potenza”, scriveva il filosofo Emil Cioran, stigmatizzando il modo corrente di intendere l’ambizione, come quel che consentirebbe, al pari di una sostanza, di gestire, padroneggiare, dominare la propria vita. Così ognuno avrebbe la propria ambizione, ambizione soggettiva, ora funzionale alla riuscita, ora foriera della sconfitta. Come scrive Niccolò Machiavelli: “Ma l’ambizione dell’uomo è tanto grande, che, per cavarsi una presente voglia, non pensa al male che è in breve tempo, per risultargliene”.

  • Le norme che presiedono alle verifiche fiscali esigono che la Guardia di Finanza interloquisca e comunichi con chi è sottoposto a verifica. Eppure, il recente processo contro Armando Verdiglione è iniziato il 18 novembre 2008 con una verifica della Guardia di Finanza che era tutt’altro che una verifica fiscale: le guardie che hanno indagato nelle varie sedi delle società del Gruppo si sono rifiutate di comunicare in alcun modo con l’imprenditore.

  • L’attuale attacco giudiziario contro Armando Verdiglione non è incominciato con il normale controllo fiscale che ha portato al processo, ma partecipa di una vicenda iniziata intorno alla metà degli anni ottanta, che denota un’ostilità a vasto raggio nei confronti di un attore importante della cultura. Non sono psicanalista, quindi non ho interesse a difendere una scuola anziché un’altra: considero il modo con cui Verdiglione opera e lo confronto con la prassi, le abitudini, le regole e le convenienze con cui operano gli intellettuali all’interno della nostra società. Mi riferisco al mondo

  • Mentre inizio a parlare avverto da parte vostra – e ve ne sono grato – una grande disposizione all’ascolto. Una sensazione del tutto diversa rispetto a quando sono andato a testimoniare nell’ultimo processo contro Armando Verdiglione. Lì, ho avvertito una predisposizione preconcetta, un atteggiamento già orientato contro quel che la parola chiede di più: l’ascolto. Senza ascolto, la parola è morta, anzi, non è neppure più parola. Mi sono chiesto che cosa andavo a dire in questo tribunale. Non sono in grado di entrare nel particolare degli aspetti giuridici, anche se capisco che c’è una

  • Senza l’apporto della psicanalisi e della cifrematica, che ha precisato lo statuto originario e intellettuale della psicanalisi, la comunicazione è confusa con l’informazione, intesa come passaggio di dati da emittente a ricevente. Questo comporta che, parlando, per esempio con il medico o con l’insegnante, nell’impresa o nella vendita, spesso domini l’idea di un soggetto attivo e di uno passivo. Questa idea è alla base del rapporto sociale, che può sembrare rassicurante in quanto assegna a ciascuno un ruolo. Ma chi si trova, anche nel proprio mestiere, in un dispositivo di parola, nel

  • Mi sono avvicinato per la prima volta ai temi dell’ambientalismo molti anni fa, quando m’interessai del problema dell’elettrosmog. All’epoca, una pressante campagna giornalistica attribuiva ai campi elettromagnetici una qualche responsabilità nelle leucemie infantili. Preoccupato per la salute della mia bambina, mi misi a studiare la letteratura scientifica, e finii con lo scoprire che il problema che tanto preoccupava l’opinione pubblica in realtà non esisteva. Telefonai al “Corriere della Sera”, proponendo di scrivere un articolo sull’elettrosmog, che era argomento principale di quei

  • Modena, dicembre 2014. Un educatore – interpellato dai genitori di una bambina con difficoltà nell’apprendimento della lettura in seconda elementare –, ancora prima d’incontrare la bambina, sostiene la necessità di rivolgersi a un operatore del Servizio Sanitario Nazionale per porre un’eventuale diagnosi di dislessia, senza cui egli non potrebbe  – afferma – “neppure incominciare a prendere in considerazione il caso”. I genitori speravano d’incontrare una persona in grado di fornire strumenti che aiutassero la bambina a intraprendere la bellissima avventura delle lettere. Ma come può