Letteratura

  • Shen Dali

    In Cina, la maggior parte della gente, a parte i pittori, è molto poco sensibile all’arte astratta. Nella grande mostra dell’arte italiana organizzata a Chongqing dal Museo del secondo rinascimento, gli spettatori ripetevano: “Quest’arte è difficile da capire, però c’interessa molto”. Ho letto e riletto le opere di Antonio Vacca e alla fine ho capito che la sua arte astratta è un’arte concreta, perché riflette la tensione che regna nel mondo. La tensione è un fenomeno generale, c’è tensione dappertutto. Oggi c’è la tensione in Georgia, in Afghanistan, e certamente in Iraq. In Cina c’è la

  • L’incontro

    L’anno scorso, vedendo per la prima volta queste fotografie, ho subito sentito che si trattava di uno studio sul dolore. Un dolore che viene visitato nei suoi luoghi più impervi, un dolore estraneo a ogni effetto sentimentale. Più che comporre uno stato d’animo, irrompe nella luce, nella posizione dei corpi, negli spigoli dei muri. È un’energia inquieta che non entra mai in contatto con il patetico, non cerca la soluzione facile del viso triste o dell’espressione malinconica. Entra in contatto, semmai, con l’incompiuto.

    L’incompiuto

  • Può raccontarci la sua storia?

    Sono nata a Teheran nel 1965. All’epoca, la vita in Iran era molto diversa. Quando penso alla mia infanzia, ricordo che, guardando dalla finestra, vedevo una strada molto normale, una bella strada a quattro corsie, con la gente che si fermava per fare acquisti. Io frequentavo un meraviglioso collegio per ragazze, ascoltavo i Bee Gees e ogni giovedì sera guardavo La piccola casa nella prateria. Dopo i dodici anni, incominciai a interessarmi ai ragazzi e a fare esattamente le cose che fa la maggior parte delle teen-ager: andare in

  • Guardare: dall’antico tedesco Wordon, “stare in guardia”. E in effetti chi guarda, in attesa dello scatto fotografico, dev’essere vigile. Deve custodire il suo tesoro con l’attenzione di una sentinella, deve scrutare il vicino e il lontano, la porta d’ingresso e l’orizzonte. Holderlin definiva la poesia “un’intimità della distanza”. Diceva che scrivere versi non significa gettarsi nel fuoco, come Empedocle nell’Etna, ma mantenere la voce nitida e partecipe nel medesimo tempo. Lo stesso, credo, per chi scatta una fotografia. Intimità e distanza. Superare la semplice tecnica ma

  • Già nei libri precedenti della collana “L’arca. Pittura e scrittura” (Spirali), Shen Dali stabilisce, nel gioco di accostamenti fra artisti del passato e artisti dei giorni nostri, alcune differenze che difficilmente si sarebbero colte per via storica. La capacità di Shen Dali di creare attraverso citazioni di vari poeti, in particolare francesi, una specie di campo visivo nuovo e moderno rispetto agli artisti presi in esame, offre una lettura stimolante e in parte inedita delle opere.

  • Il libro di Erik Battiston, La città moderna (Spirali), sfata luoghi comuni a proposito della parola e lo fa dimostrando che la cifrematica non è astrusa, ma, anzi, è ben vicina alla “realtà”. Per la cifrematica, le parole non significano e da sempre i poeti tentano di sottrarre alle parole il significato, comunemente attribuito. E proprio questo è altamente cifrematico.

    La morte e il potere

  • Do alcune testimonianze su come è stata scritta La città moderna. Per la redazione di questo romanzo è stata essenziale la collaborazione con la casa editrice Spirali che prosegue tuttora.

    Il lavoro redazionale è indispensabile per la scrittura. E non solo perché insegna a non correggere la struttura della sintassi e della frase sulla base della propria idea, allucinando, magari, la presenza o l’assenza della lettera; ma anche perché educa a ascoltare il silenzio del testo. Solo se la sintassi, la frase e il silenzio non fanno più problema, ciascuno scrive.

  • Nel panorama della letteratura russa contemporanea Viktor Erofeev non è solo tra le voci più conosciute e autorevoli, ma è anche tra gli autori più discussi della Russia odierna. Oltre che scrittore e critico letterario, egli è un giornalista impegnato nella battaglia per i diritti civili. In passato ha scritto una lettera a Vladimir Putin, chiedendo di pronunciarsi sulle azioni, tutt’altro che irreprensibili, dell’organizzazione giovanile “Camminare insieme” (“Idushchie vmeste”), vicina all’entourage del suo governo. Tale gruppo ha brutalmente attaccato la produzione letteraria di alcuni

  • Shen Dali

    Esattamente un anno fa, in questa stagione, Dong Chun e io abbiamo intervistato lo scultore Günther Roth nel suo atelier di Milano. Ci mostrò, in modo particolare, una foto della Pietà Rondanini di Michelangelo e ci disse che questo capolavoro michelangiolesco era stato, per lui, fonte di miracolosa ispirazione.

    Grande ammiratore dell’arte figurativa italiana, Günther Roth si trasferisce in Italia, “Musa dei pittori”, e segue l’esempio di Michelangelo, faro del rinascimento.

  • Dong Chun

    C’incontriamo a Bologna per la seconda volta in due anni. Ma l’incontro tra Italia e Cina è ormai nei due sensi, perché una delegazione italiana, guidata da Sergio Dalla Val, è andata a Chong Quin, una città che si trova nel sud ovest della Cina, per un’esposizione d’arte, Tesori dell’arte italiana, organizzata dal Museo del secondo rinascimento. Si è trattato di un’esposizione, di cui ha parlato anche Shen Dali nel suo intervento a questo dibattito, un’esposizione molto grande, anche per un paese gigantesco come la Cina.