Gusto e salute

  • Quali sono le novità legislative intervenute di recente nel settore alimentare delle produzioni biologiche?

    Dal 1° gennaio 2009 sono entrati in vigore i regolamenti CE 834/2007 e CE 889/2008. Quest’ultimo prevede un’estensione del biologico all’acquacoltura, cioè all’allevamento di pesce e alla coltivazione di alghe marine, mentre le regole per la loro produzione e certificazione sono contenute nel regolamento CE 710/2009, in applicazione dal 1° maggio 2010. È una novità per l’Unione europea, mentre, per l’Italia, è stato finalmente approvato un decreto ministeriale che

  • In che modo il Centro Servizi Ortofrutticoli si occupa della valorizzazione dei prodotti tipici?

    Valorizziamo non solo i prodotti tipici che, come la pera e la pesca nettarina, hanno ottenuto il riconoscimento IGP, ma anche le produzioni che, pur non avendo un riconoscimento, come il kiwi per esempio, sono di grande interesse economico per la nostra regione. In breve, possiamo dire che promuoviamo l’ortofrutta in generale, con particolare riferimento ai prodotti IGP.

    Quali sono i vostri nuovi progetti di promozione in Italia e in Europa?

  • Nel 1999, lei ha lasciato l’attività di docenza di italiano e latino, che aveva svolto dal 1976, per dedicarsi alla cucina in qualità di chèf del locale di famiglia, l’Osteria del Viandante a Rubiera (Reggio Emilia). Ospitata dalle sontuose sale di un’antica fortezza militare del XII secolo e recensita dai principali quotidiani, settimanali, periodici e testate enogastronomiche, l’Osteria è testimonianza di una cucina che dalle sue antenate dell’Ottocento è giunta fino a noi con i suoi piatti della memoria, offerti in sala da Roberto Gobbi, suo marito, accanto a tagli di carne

  • Nonostante affondi le sue radici nell’Ottocento, la famiglia Muzzarelli – sia nei ristoranti che ha gestito e gestisce tuttora con grande successo, sia nel servizio di catering di altissima qualità – è sempre stata pronta alle innovazioni in cucina, pur mantenendo vive le tradizioni del nostro territorio. In che modo oggi gusto e salute possono trovare una felice combinazione sulla nostra tavola? 

  • Domenico Vizzini ha fatto divenire un’arte la degustazione dei vini di qualità, che da alcuni anni presenta all’elegante Enoteca Vizzini...

    Quando ho incominciato a organizzare degustazioni di piatti regionali italiani in abbinamento a vini importanti, al Caffè Epoca, non immaginavo che, qualche anno più tardi, avrei dedicato grande attenzione all’arte del gusto del vino. Così, dopo aver frequentato la scuola per divenire sommelier, ho inaugurato l’Enoteca Vizzini per offrire agli amanti della cucina di qualità un contesto in cui fosse possibile gustare vini di eccellenza e

  • Dopo una battaglia di quattordici anni – che ha visto la vostra famiglia protagonista fra i produttori, insieme al Consorzio di cui lei è stata presidente per cinque anni – l’Aceto Balsamico di Modena lo scorso 3 luglio è stato iscritto nel registro delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Che cosa comporta questo riconoscimento?

  • Dopo quattordici anni di battaglia – alla quale la vostra azienda ha contribuito, insieme al Consorzio Aceto Balsamico di Modena, di cui attualmente è presidente il vostro stesso presidente, Cesare Mazzetti –, è arrivato il riconoscimento IGP per l’Aceto Balsamico di Modena…

    È una conquista molto importante per la protezione di un prodotto tipico locale, che da troppo tempo è stato oggetto di imitazione da parte di produttori europei, in particolare di quei paesi che hanno fatto opposizione alla nostra domanda: Grecia, Germania e Francia. Ma è un risultato che aiuta a trovare

  • Cosa significa l’IGP per l’Aceto Balsamico di Modena per chi, come la sua famiglia, si è tanto impegnata negli anni per il suo ottenimento?

  • Con la promulgazione da parte del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali dei decreti relativi al riconoscimento della DOC. “Modena” e alle modifiche dei disciplinari di produzione dei vini DOC. Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce e Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, i produttori avranno la possibilità di affiancare il marchio DOC. “Modena” ai vini tipici delle nostre zone. Con quali vantaggi?

    È stata una scelta importante da parte dei produttori perché, a distanza di quasi quarant’anni, in questo modo si sono rinnovate le DOC. del

  • Lei collabora con suo fratello Francesco alle Cantine Condè, che contribuiscono a valorizzare i migliori cloni del “Sangue di Giove”, come qualcuno ama chiamare il Sangiovese, facendo allusione all’antico legame fra vino e divinità. Quando nasce questa bella esperienza