Per l’artista calligrafo giapponese Yu-Ichi Inoue (1916-1985), scrivere caratteri era l’unica ragione di vita. Nel suo lavoro, i caratteri sono tracciati come se l’artista avesse voluto verificare le idee che proiettava nei segni. Anche se ridotta a un unico ideogramma, con Yu-Ichi la scrittura fa scaturire il pensiero di colui che scrive. Procedimento che si situa distantissimo dalla calligrafia tradizionale, erede di una storia di tremila anni, il cui insegnamento egli decise di rinnegare nel 1955. Nei trent’anni successivi, fino alla sua morte, si dedicò unicamente alla scrittura e,