Io non vado sulla
vostra strada, dispregiatori
del corpo! Voi non siete per me ponti verso
il
superuomo!
(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)
È difficile trovare
nella letteratura, scientifica, religiosa, filosofica un’elaborazione che si
distanzi dall’idea del corpo corruttibile, in quanto al corpo, inteso come
entità estesa e percepibile, vengono attribuite proprietà biologiche,
meccaniche e fisiche. La stessa idea di decadenza, di mortalità sembra
apparentemente confermare la sentenza del Fedone platonico, in cui è sostenuta la