L’esigenza di rappresentare, di metaforizzare attraverso un linguaggio differente una situazione, un vissuto o un’impressione è sempre esistita. In musica è quel che è chiamato “a programma”. Nelle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, per esempio, c’è il progetto di rappresentare, di evocare una certa situazione paesaggistica. Nel caso dell’acusmetria, l’intenzione non è più quella di rimandare a una dimensione sensoriale complessa in cui l’uomo è il soggetto che percepisce un ambiente articolato – alberi, fiumi, uccelli, mare e così via – ma, come nei casi descritti da Marco