A partire dalla mia esperienza d’imprenditore, cercherò di contribuire al dibattito fra chi afferma e chi nega l’importanza del marchio. Ho letto con interesse il libro di Ferdinando Cionti, Sì logo (Spirali), e credo che l’autore l’abbia scritto anche in risposta al testo di Naomi Klein, No logo. Io però ritengo che questa scrittrice non si contrapponga tanto ai principi della globalizzazione, quanto a ciò che rappresenta la nazione di provenienza dei marchi più comuni, gli Stati Uniti. Infatti, leggendo il libro di Cionti, riflettevo sul fatto che il commercio – non