Giovanni Zanasi

  • Tra storia e mito, Villa Cavazza è una testimonianza materiale di civiltà, che, dopo un attento e accurato restauro da parte della vostra famiglia, oggi si lascia leggere dagli ospiti che la frequentano soprattutto in occasione di meeting, cene di gala e matrimoni, ma anche di eventi aperti al pubblico, come la mostra FlorArte – che ormai è un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dei fiori e delle piante nel giardino e nell’arte – e i concerti della rassegna Lungo le antiche sponde, che tocca i comuni che si affacciano sulle rive del Panaro.

    Ma quali

  • La mitica Villa Cavazza, Corte della Quadra, oggi scenario di feste, cene di gala e convegni a livello nazionale e internazionale, ci parla di una storia che incomincia nel Medioevo, con la navigazione del fiume Panaro, e giunge fino ai giorni nostri. Come si è trasformata la Villa insieme all’area in cui risiede?

  • "Il silenzio e la solitudine atta alla meditazione e al riposo dello spirito…”, così scriveva in un suo appunto Ferdinando II di Borbone  nel 1789, quando osservava il luogo, poco distante dal Palazzo Reale di Caserta, dove aveva deciso d’intraprendere la costruzione della tessitura di San Leucio. Ritengo che i luoghi e le persone si cerchino e, quando si ritrovano, si accende un desiderio di consolidare e di esprimere questo rapporto.

    Il senso di benessere, la percezione di essere in armonia con i luoghi e quanto li circonda, lo stato di serenità, il silenzio, la luminosità, il