In
un tempo di luci e di ombre i frati e i monasteri costituivano un punto di
riferimento anche culturale e, ancora una volta, dopo secoli e secoli di
storia, in una città aperta come Bologna, si è stati quasi costretti a bussare
al convento per fare qualcosa che vorrebbe dire solo cultura, per interrogarsi
e per dare una qualche risposta su un delitto molto grave che ha attanagliato
l’interesse degli italiani, facendoli riflettere sui misteri della mente umana,
sul valore della libertà, sulla necessarietà di limiti alle esigenze
processuali.