Cifrematica

  • Fra i libri di Dario Fertilio che hanno dato lo spunto per il dibattito La comunicazione, le fake news, i totalitarismi – ovvero Le notizie del diavolo. La parabola ignota della disinformazione (Spirali), Il virus totalitario (Rubbettino), Dirsi tutto (Lindau) e Fabbricare le menzogne (Licosia) – mi soffermo in particolare intorno a Il virus totalitario, in cui l’autore analizza la natura del totalitarismo e lo paragona a un virus che, come quello biologico, ha il solo scopo di “prolungare la propria esistenza a spese di tutto il

  • Malgrado proliferino in tutto il pianeta corsi universitari di “scienza della felicità” e osservatori dedicati alla “ricerca della felicità”, che propongono ricette per ottenere, misurare e accrescere il livello di felicità nelle nazioni, nelle aziende, nelle  scuole e nelle famiglie, la felicità non può essere cercata. Le ricerche della felicità si basano sul presupposto che la felicità coincida con il benessere, lo stare bene. Così, ogni dottrina sorge per proporre i mezzi e gli strumenti per stare bene, partendo dal presupposto che questo sia l’obiettivo

  • Le multinazionali compiono studi e ricerche costanti per intendere in che modo “attrarre e trattenere collaboratori e talenti”, e non sempre ci riescono, anche quando comunicano con orgoglio di essere classificate fra le “Fortune 100 Best Companies to Work”. Mentre non sono poche negli ultimi due anni le PMI italiane costrette a rinunciare a commesse importanti per carenza di personale qualificato. E quante iniziative prendono gli HR (i responsabili delle cosiddette “risorse umane”) per cercare di accontentare il collaboratore, che viene definito come “cliente

  • Occorrevano tutta la sobrietà, la finezza, la serietà dell’autore, Paolo Moscatti, della curatrice, Anna Spadafora, e della casa editrice Spirali per mettere un titolo cosi fine a questo libro, La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa (Spirali), che ogni direttore commerciale avrebbe lanciato, in modo un po’ roboante, come “il più importante, imperdibile, convincente, manuale per divenire imprenditori nel terzo millennio”. Ma non avrebbe avuto torto, perché il libro è anche questo: come una bussola, è un prezioso strumento per chi si accosta all’

  • Il libro di Paolo Moscatti, La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa – che sono felice di avere curato per la casa editrice Spirali –, a pochi mesi dalla sua pubblicazione (settembre 2021), ha già esaurito la prima tiratura di stampa e si appresta a divenire un manifesto intellettuale delle piccole e medie imprese, uno strumento per instaurare dispositivi nuovi nelle aziende, che non si avvalgono di precetti o consigli, ma prendono come pretesto il racconto del viaggio che la “nave” TEC Eurolab e il suo equipaggio hanno compiuto in trent’anni, a partire

  • “A ciascun compagno di viaggio”. Incomincia con la dedica dell’autore al suo lettore il viaggio imprenditoriale di Paolo Moscatti (La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa, Spirali). Lungo questo viaggio, Paolo incontra la moglie Loretta e il socio Alberto, fino a intraprendere la scommessa dell’impresa, oggi giunta alla seconda generazione, con i figli Marco e Luca. Il libro si presta a differenti letture e concerne ciascuno anche a partire dal proprio racconto intorno alla famiglia, che è la questione aperta, la traccia della vita.

  • La pittura e la civiltà della vita è il titolo che il Museum of the Second Renaissance ha dato alla mostra delle opere di Alfonso Frasnedi, Alekseij Lazykin, Mary Palchetti, Antonio Vangelli e Grigorij Zejtlin, esposte nella sede della Galleria Oniro, a Modena, dal 30 ottobre 2021 al 27 gennaio 2022. Perché queste opere sono testimonianza della civiltà della vita? Perché gli artisti che le hanno prodotte, lungo il loro itinerario, non hanno mai avuto alcun riferimento ideale, non si sono mai conformati al canone dell’epoca, non sono mai stati agganciati all’idea di

  • Il libro di Pietro Ichino, dal titolo L’intelligenza del lavoro. Quando sono i lavoratori a scegliersi l’imprenditore (Rizzoli), mette in discussione il paradigma del lavoratore inteso come “parte debole” nei confronti dell’imprenditore che offre il lavoro. Che ne è, invece, dei cosiddetti giacimenti occupazionali inutilizzati – si chiede l’autore –, considerate le tante offerte di lavoro delle imprese, sempre più alla ricerca disperata di lavoratori specializzati? E propone un nuovo modo d’intendere il mercato del lavoro, in cui sono i lavoratori a scegliersi l’

  • Per salvaguardare l’ordine geopolitico e gli interessi economici e finanziari, sotto l’ordine mondialista, l’indifferenza in materia di umanità del provincialismo e del populismo americano e europeo lascia che Xi Jinping, Vladimir Putin, Recep Tayyip Erdogan, Kim Jong-un, i castristi, i telebani, i fondamentalisti compiano massacri, stermini, torture e aboliscano i diritti civili nei loro stati e in Africa, a Hong Kong, nello Xinjiang, in Crimea, in Libia, in Siria, in Afghanistan.

  • La medicalizzazione della società passa anche attraverso quella formazione manageriale che, con l’aiuto dell’approccio neuroscientifico, elude il caso di qualità, la differenza e la varietà, e propone sempre più ricette generiche, camuffate da “personalizzazione”, finalizzate a intendere “la diversità nel modo di funzionare individuale”. In questo approccio, gli umani sono automobili: a seconda di quella che devi guidare, serve più o meno carburante, olio, acqua, pressione sui freni o sull’acceleratore; poi, se è una Ferrari, la tieni in garage, se è una Cinquecento, puoi