Ai miei studenti dell’Università di Bologna, dove tengo il
master di Cronaca giudiziaria, dico sempre che gli attrezzi del mestiere di
giornalista sono le parole, per cui dobbiamo rispettarle molto più di quanto
non facciano altri, anche se sono normale strumento di comunicazione, d’incontro
e di scontro. Eppure, l’uso delle parole può essere la prima fake news.
Nell’auto che ho parcheggiato fuori dall’hotel, ho gli stivali ancora sporchi
del fango di Lugo, dove sono stato oggi, e, a proposito delle inondazioni che
ho visto, potrei scrivere: “L’argine ha ceduto sotto la