Nell’intervista
pubblicata nel n. 102 della rivista, lei ha tratteggiato un quadro molto
interessante della sua professione, non ancorata ai classici stereotipi
patologici e topologici e più propensa, grazie anche a nuove metodiche d’intervento,
ad ampliare in modo significativo il proprio campo d’azione. Tra queste, c’è il
vastissimo terreno dell’allergologia, in particolare di quella pediatrica, in
cui lei opera da anni. In questi giorni di tarda primavera l’argomento è più
attuale che mai. Può darci qualche ulteriore elemento della situazione in
questi anni di forte