Antonella Cinotti

  • Le vostre Officine Meccaniche F.lli Cinotti sono leader nella produzione di alberi di trasmissione in diversi settori industriali, in prevalenza in quello delle macchine agricole e movimento terra, con il 50 per cento di fatturato estero. Come avete gestito la fase più cruenta dell’emergenza da Covid-19? In Italia l’emergenza epidemiologica è iniziata prima e in modo più virulento rispetto agli altri stati europei, per cui le misure di sicurezza sono state più restrittive che in altri paesi.
    Occorre capire, quindi, la disperazione di tanti imprenditori italiani che rischiavano

  • Dal 1961, la vostra azienda è leader nella produzione di alberi di trasmissione per i settori delle macchine agricole, del movimento terra, della nautica e dell’automotive e, dal 1982, lei ne cura la gestione insieme con i familiari. In tanti anni d’impresa, c’è stato qualche momento in cui occorreva una forzatura per trovare i termini della riuscita e per il rilancio della vostra impresa? Sicuramente. Nel 2013, per esempio, quando abbiamo acquistato l’immobile di 16.500 metri quadrati coperti su 46.000 di superficie totale, in cui oggi ha sede l’azienda. In quel periodo non sono

  • Come riesce a integrare il suo ruolo nel settore pubblico di Assessore allo Sviluppo Economico e alle Pari Opportunità, con l’attività che svolge nel settore privato di imprenditrice? La divisione fra ambito pubblico e privato è ben rappresentata nel modo d’intendere il tempo. Nelle imprese private conta molto la velocità di reazione ai cambiamenti del mercato, ma anche nelle decisioni da prendere. Nel settore pubblico accade esattamente l’opposto, sono le procedure a dettare i tempi per la conclusione delle pratiche, per cui gli amministratori sono obbligati a seguire procedimenti

  • Nel cuore dell’Appennino bolognese, da quasi sessant’anni le Officine Meccaniche Fratelli Cinotti producono alberi di trasmissione impiegati in diversi ambiti industriali, dalle macchine agricole alle macchine movimento terra, dall’automotive alla nautica. La vostra azienda, che si estende su una superficie di 16.000 metri quadri, ma che è compresa in un’area di 46.500 metri quadri, è diventata ormai un riferimento per alcune fra le più importanti case trattoristiche del mondo.