Viviamo in un’epoca in cui, in Italia, in Eritrea e altrove,
sono premiati troppi apologeti dei diritti umani e troppi paladini dell’umanitarismo,
tra cui soprattutto i giornalisti favorevoli alla causa dell’immigrazione selvaggia.
Mi chiedo cosa abbiano mai fatto questi giornalisti per meritarsi l’appellativo
di “colombe per la pace”. Hanno forse risolto qualche conflitto mondiale? No,
hanno semplicemente svolto il loro lavoro di giornalisti, anche male, perché hanno
spesso scritto per sentito dire.
Di sicuro, quei premi umanitari hanno contribuito a dar loro
più credibilità agli