Graziano Uliani

  • “È possibile far durare e crescere una rassegna di un genere musicale nobile ma unanimemente considerato ‘di nicchia’ per ventun anni di seguito (trentuno nel 2018, n.d.r.), convincere le autorità di una tranquilla cittadina termale a mutarne la toponomastica per farvi figurare una via Otis Redding e un Rufus Thomas Park, convocare svariate decine di stelle del passato prossimo e remoto della black music principalmente per soddisfare una propria passione personale? La domanda è tutt’altro che retorica: benvenuti al Porretta Soul Festival”. Questa è solo una delle tante