Lei insegna Storia delle idee all’Università di Göteborg
e ha pubblicato diversi libri che analizzano gli effetti delle idee nella
nostra società, come Death in Beirut (2007). Da dove viene il suo particolare
interesse per il Libano? Sono svedese-libanese: mio padre è libanese. Death
in Beirut è un saggio in cui ho provato a ripercorrere sia la mia storia
sia il modo in cui il paese è lentamente sprofondato in una devastante guerra
civile. La mia ambizione era quella di delineare le differenti forze in gioco
durante quel periodo in Libano.