Massimo Golfioeri

  • Una mia amica un giorno, a Imola, mi portò all’Osservanza, una delle due istituzioni psichiatriche della città, dove conobbi Giorgio Antonucci, con cui diventammo subito molto amici. Ben presto cominciammo a frequentarci anche con altri, tra i quali artisti che venivano volentieri all’Osservanza: musicisti, artisti, gruppi musicali. Parlando, coniammo la definizione di artista come “professionista del delirio”.