In
seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012, lei ha fondato
con altre donne imprenditrici EmiliAmo. Può fare il punto dell’esperienza a
quasi due anni di distanza?
EmiliAmo
è il più bel progetto della mia vita, faticosissimo, ma meraviglioso sotto
il profilo umano. Tante volte abbiamo detto: “Basta, siamo esauste, si chiude”,
poi ci riuniamo e torniamo a sorridere, a piangere, a inventare, tutto in una
serata magari, e andiamo sempre a casa con il sorriso, perché ciascuna è fiera
di sé, della propria gente,