Chi ha letto il mio libro, Quindici anni di riflessioni sull’euro (Pendragon),
potrebbe pensare, a torto, che io sia antieuropeista. Non sono contro l’Europa,
anche se la vorrei, come auspicava Carlo Cattaneo, d’impronta federalista.
L’Unione europea è stata messa in crisi non dagli antieuropeisti, bensì
dall’euro, perché quando in un unico mercato, con una moneta unica, operano
stati o aziende con diversa efficienza, se il mercato è libero, chi non è in
grado di offrire un prodotto o un servizio in concorrenza con gli altri, con il
tempo, scompare. Quindi, è del tutto ovvio il