Quando nel 2001 ho incontrato per la prima volta Armando Verdiglione,
Augusto Ponzio e io avevamo già pubblicato nel 1998, per Spirali edizioni, una
traduzione del libro del semiotico Thomas Sebeok, dal titolo A sign is just
a sign.
La semiotica globale, mentre in questo incontro
proponevamo una monografia, scritta da Augusto Ponzio e da me, intitolata I
segni e la vita.