Per intendere la relazione tra Carlo
Borromeo e la modernità, occorre partire dal Concilio di
Trento – che si svolge in tre tornate, in un lungo lasso di tempo,
dal 1545 al 1563 –, il cui grande momento di elaborazione, l’ultima
sessione, sotto il pontificato di suo zio, Pio IV, coincise con sua
la presenza a Roma. Il Concilio rispose alla necessità di
creare le condizioni per la costruzione di una nuova disciplina di
convivenza, che adeguasse le relazioni e i rapporti sociali alle
nuove esigenze e alle nuove sfide che quel tempo imponeva.