"Nell’infinito e nell’eternità in cui le cose si fanno secondo l’occorrenza, non solo nulla può essere tolto all’Altro, nulla può essere aggiunto o tolto all’infinito e nulla della parola può essere confiscato, nemmeno la nostra tranquillità, nemmeno la nostra serenità, ma neppure può essere scalfita la nostra fierezza”.
“La non accettazione intellettuale del mondo e di ciò che si prospetta come naturalmente normale esige il nostro intervento. Non per rinsaldare o combattere questo mondo, né per aggirarlo o consacrarlo, ma per indicare, del viaggio, la direzione. E allora, noi non