Dopo una battaglia di quattordici anni – che ha visto la vostra famiglia protagonista fra i produttori, insieme al Consorzio di cui lei è stata presidente per cinque anni – l’Aceto Balsamico di Modena lo scorso 3 luglio è stato iscritto nel registro delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Che cosa comporta questo riconoscimento?