LA CURA MADE IN ITALY: LE TERME, IL PAESAGGIO E LA CUCINA D'ECCELLENZA

Qualifiche dell'autore: 
titolare dell’Hotel Santoli, Alto Reno Terme-Porretta Terme (BO)

La Camera di commercio di Bologna ha premiato la vostra famiglia per aver svolto l’attività alberghiera senza interruzione dal 1929, giungendo all’attuale quarta generazione, e la Guida Michelin da oltre quarant’anni consiglia ai suoi lettori di soggiornare nel vostro hotel, di cui, negli ultimi anni, ha anche premiato il ristorante “Il bassotto” con le famose due forchette. Che cosa ha comportato per lei vivere in una casa che è sempre stata un albergo?
Sono stato il più giovane ospite dello storico Albergo Tripolitania, da quando nella camera numero 4 ho emesso il mio primo vagito. Da allora, ciascun giorno mi ha regalato novità, perché ho incontrato una varietà di clienti che rende unico il nostro mestiere di albergatori. Mio nonno, Romeo Santoli, ha inaugurato l’Albergo Tripolitania quasi novant’anni fa – in omaggio alla colonia italiana in Libia –, nel centro di Porretta fino al 1973. In quell’anno, infatti, abbiamo aperto l’attuale Hotel Santoli, per esigenze di ammodernamento che non erano possibili nella vecchia struttura. È stato mio padre a decidere di situare il nuovo albergo a ridosso delle attuali Terme di Porretta, a cui sono collegate le camere, attraversando un percorso che conduce alle sale per le cure termali. Quando è deceduto, nel 1971, avevo appena ventisette anni e ho trovato un alleato insostituibile nell’allora proprietario delle Terme, Italo Testa, oggi ottantenne.
Porretta è sempre stata visitata da personaggi straordinari: Niccolò Machiavelli, che qui ha scritto la Mandragola, Lorenzo il Magnifico, Andrea Mantegna, per citarne solo alcuni. Inoltre, ha un clima tonico-sedativo che ha effetti rilassanti sulla salute, essendo la città situata fra le colline prossime all’Appennino Tosco-Emiliano, nella Valle del fiume Reno, che la attraversa. Uniche sono le sue acque termali, per le due distinte sorgenti, salsobromoiodiche e sulfuree, che risalgono in superficie da una profondità di 2000 metri e che curano differenti patologie. Il turista qui integra la cura termale con il godimento di un paesaggio straordinario e con qualche sorpresa: la linea ferroviaria di Porretta è la seconda più antica d’Italia, dopo la Napoli-Portici, e la prima elettrificata d’Italia, che è stata candidata come patrimonio dell’UNESCO per la sua complessità ingegneristica.
Fra gli ospiti del Santoli, alcuni dei quali ci hanno omaggiato di dediche e ringraziamenti, abbiamo accolto negli anni Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Natalino Sapegno, il duca d’Aosta, che è stato anche presidente delle Terme. Lo scrittore e giornalista Carlo Lucarelli torna a trovarci, per il secondo anno, anche in occasione delle riprese televisive alla Rocchetta Mattei, distante appena dieci chilometri dall’Hotel. Inoltre, riceviamo ancora prenotazioni dagli appassionati dei film di Pupi e Antonio Avati, che a Porretta ne hanno girati ben tre, fra cui il fortunato Una gita scolastica.
Porretta Terme deve la sua fama anche alle storiche terme, utilizzate da Etruschi e Romani…
Certo, ma il momento di maggior notorietà è stato nei primi anni del Novecento, quando arrivavano nobili inglesi, personaggi di fama internazionale e anche cantanti lirici e attori teatrali, per la cura delle corde vocali. Poco prima della seconda guerra mondiale, in cui furono chiusi gli stabilimenti bombardati, la famiglia Testa ha acquistato le Terme, dando lustro alla città e un grande impulso al moderno termalismo italiano. Le Terme di Porretta sono diventate un centro di eccellenza per alcune tipologie di cure, tanto che l’Istituto Ortopedico Rizzoli aveva aperto un reparto per effettuare terapie sperimentali all’interno della piscina. Poi, nel 1987, a causa delle pressioni che la famiglia proprietaria ha subito per l’improvvisa richiesta di restituzione dei soldi investiti nella ristrutturazione, è incominciata la crisi di Porretta: da un milione e mezzo di visitatori, che giungevano da ogni parte del mondo, siamo arrivati a trentamila.
Da quando sono state riaperte al pubblico le Terme di Porretta, è possibile riacquistare la salute in appena dodici giorni di cure, programmate per due o tre anni consecutivi. I dolori alle gambe o quelli cervicali, il raffreddore o i problemi al fegato, infatti, sono spesso causati da ritmi frenetici della giornata lavorativa, a cui si possono aggiungere intossicazioni da farmaci. Non è come andare al centro benessere, di cui peraltro il nostro Hotel non manca, grazie all’intraprendenza dei miei due figli, che ho la fortuna di avere al mio fianco nella direzione, insieme al prezioso apporto di mia moglie, Vittorina, impegnata anche nella professione dentistica. I centri benessere sono stati concepiti nei primi anni novanta, quando è stata lanciata la moda della sauna, che è finlandese, e del bagno turco, che è orientale. Ma la tradizione termale ha radici antiche e, ancora una volta, è giunto il momento di valorizzare il nostro modo italiano di intendere la salute.