LA LIBERTA' DEL MOVIMENTO
La TGR è nota nel mondo per essere stata la prima azienda che ha consentito alle persone con ridotta capacità motoria di acquisire libertà di movimento anche fuori casa, grazie alla costruzione di montascale mobili senza strutture fisse a parete, che hanno cambiato la vita di molte persone.
Com’è nata questa idea imprenditoriale?
Nel 1980, durante la presentazione a una fiera di Milano di un carrello industriale, che mio marito, Emilio Toselli, aveva inventato per il trasporto su scala di merci pesanti, alcune persone chiesero se potesse essere applicato al carrello un seggiolino, da utilizzare per il movimento dei familiari disabili.
Anche durante la fiera dell’anno successivo ricevemmo richieste di questo tipo, per noi insolite.
Dobbiamo considerare che in quegli anni le persone disabili che vivevano in abitazioni senza ascensore, purtroppo, difficilmente potevano uscire di casa, oltre al fatto che, nella mentalità dell’epoca, un portatore di handicap era considerato quasi una vergogna per la famiglia.
A seguito delle richieste che avevamo raccolto in fiera, facemmo un’indagine di mercato e constatammo che venivano vendute grandi quantità di carrozzine.
Questo significava che le persone che le utilizzavano erano altrettanto numerose e avevano il problema di salire e scendere le scale quando uscivano di casa.
Perciò, mio marito ideò il primo montascale mobile con tre ruote dotato di una poltroncina adeguata, lo Scoiattolo.
Era il 1982 e fu una vera rivoluzione, se pensiamo che i montascale con strutture fisse a parete sarebbero stati concepiti solo nel 1985.
Abbiamo poi organizzato la rete di vendita, con vari rappresentanti per ciascuna regione, che si recavano a casa del disabile per effettuare varie prove di adattamento, a seguito delle quali i clienti procedevano all’acquisto.
La vostra storia è straordinaria...
Siete sempre stati leader nel settore in cui avete inventato prodotti innovativi...
La nostra attività inizia come Toselli nel 1966, come costruttori di telai per bicicletta pieghevole, all’epoca in pieno boom, e moto. Abbiamo lavorato per la Moto Guzzi, per la Benelli, per la Beta e per altre prestigiose case motociclistiche.
Nel corso degli anni, mio marito, essendo già noto come costruttore di telai, lavorò all’invenzione di un ciclomotore elettrico, che realizzò nel 1978, in grado di viaggiare a 32 km/h con 85 km di autonomia.
Nacque allora la TGR. Il ciclomotore elettrico era però troppo all’avanguardia per quegli anni, perciò, quando un giorno venne da noi un rappresentante chiedendo se potevamo realizzare un carrellino elettrico in grado di elevare i pesi, inventammo il carrello industriale elettrico.
Siamo partiti con lo Scoiattolo e poi abbiamo proseguito inventando l’Explorer, una carrozzina elettrica che consente alle persone disabili di essere indipendenti e superare autonomamente le barriere architettoniche.
Abbiamo incontrato tante persone disabili con differenti necessità, e ciascuna volta mio marito pensava a come risolverle.
Tanto per fare un esempio del modo in cui sono nate le sue invenzioni, un bel giorno ricevette la telefonata di una signora di Forlì che lo ringraziava per avere inventato Explorer, che le consentiva di uscire senza problemi, ma disse che sarebbe stato bello avere anche una carrozzina che le permettesse di svolgere attività in casa quando rimaneva da sola.
Fu così che mio marito studiò un prototipo, che diede in prova alla signora durante il periodo estivo. Il risultato fu talmente apprezzato che mio marito dovette recarsi a Forlì per copiare e mettere in produzione la poltroncina, che la signora gli avrebbe restituito soltanto una volta terminata la produzione.
La Suprema, così venne battezzata, è una poltroncina da interni che permette di fare molte cose in casa, come andare in bagno o lavare i piatti senza che l’acqua coli lungo le braccia.
I prodotti che abbiamo inventato sono sempre nati tenendo conto delle necessità delle persone.
La TGR festeggia i trent’anni d’attività.
Quante e quali sono le testimonianze dei vostri clienti nel corso della vostra esperienza?
Abbiamo ricevuto molte telefonate di ringraziamento, sin da quando abbiamo inventato lo Scoiattolo: un ragazzo poteva andare a scuola, anziché vivere sempre relegato in casa; un ammiraglio in pensione ringraziava mio marito tutte le volte che tornava a Roma, perché aveva potuto visitare la sua nave. Purtroppo, molte delle persone che ci chiamavano per ringraziare non le abbiamo conosciute direttamente.
Il successo imprenditoriale della TGR deve molto a Maria Ferrari, che da anni, accanto al marito, si dedica alla ricerca e all’innovazione.
Dove ritiene che risieda la forza del vostro team, della vostra collaborazione?
Mio marito, essendo un inventore, non si preoccupava minimamente del valore economico, di cui mi occupavo io.
Pertanto, a me piaceva il mio lavoro e a lui il suo, così ci siamo integrati perfettamente.
Il mio lavoro mi piace, così come mi piace combattere, e devo dire che spesso mi sono trovata di fronte a uomini, che difficilmente accettavano che a dirigere ci fosse una donna.
La TGR ha clienti e collaboratori in tutto il mondo, non solo in Italia…
Anche se costruiamo solo in Italia, abbiamo importatori in esclusiva e rappresentanti in tutto il mondo, e i nostri collaboratori sono sempre gli stessi da anni. “Rispetta se vuoi essere rispettata” è il principio a cui mi attengo, perché la gentilezza è importante.