LA CASA, LA CITTA', LA RIVOLUZIONE ENERGETICA
In che modo il Gruppo Termal, noto anche per il suo impegno per la salute dell’ambiente, contribuisce all’edificazione di un’altra città, in cui l’impresa e l’economia non sono in contrasto con la cultura e la società, anzi, ne sono promotori?
Certamente c’è l’abitudine generale di vedere l’inserimento dell’impresa nel territorio come un’attività che restituisce valore quasi unicamente in termini di economia e lavoro, quindi di benessere materiale. Invece, nei vari contesti in cui le imprese operano i risvolti della loro restituzione alla città e ai cittadini sono molti di più. In oltre venticinque anni, per esempio, Termal ha sempre avuto nella propria attività una finalità legata al risparmio energetico e quindi al benessere ambientale. Siamo sempre stati attivi nel campo della climatizzazione e del riscaldamento con strumenti tecnologici in grado di asportare energia da un ambiente più freddo a uno più caldo. Inoltre, da un paio d’anni, sono attive due nuove aziende del gruppo: Wayel, nel campo della mobilità elettrica, e Hinergy, nel campo dello sfruttamento dell’energia solare di tipo fotovoltaico. Sono due aziende nate nel gennaio 2007, quindi ben prima che Obama avviasse una nuova politica di riconversione industriale nel pianeta, la cosiddetta “rivoluzione verde”, che credo sia un elemento essenziale per l’avvenire.
La grande novità della rivoluzione verde sta nel fatto che promuove concetti di espansione della tecnologia e dell’economia all’insegna di un intelligente uso delle risorse, valutando un prodotto dal punto di vista del costo energetico, prima che da quello economico. Questo criterio di valutazione cambia il rapporto con l’ambiente perché pone al centro la necessità di salvaguardarlo. Questa rivoluzione mette in questione l’utilizzo dell’energia, fino a oggi inteso unicamente derivante da fonte energetica inquinante di tipo petrolifero, e comporta un’altra autonomia energetica senza riduzione della qualità della vita. Sarebbe troppo facile, infatti, risparmiare energia spegnendo la luce o stando al freddo, ma non è accettabile perché è una logica orientata alla privazione.
Due terzi dell’energia che si consumano nel mondo non sono dovuti ai processi produttivi, ma riguardano la climatizzazione estiva o invernale e la mobilità. Su queste due forme di utilizzo di energia oggi possiamo affermare di avere la soluzione in termini tecnologici. Per esempio, mediamente l’utilizzo di un’autovettura può raggiungere i quindicimila chilometri all’anno, che corrispondono a circa trecento ore di funzionamento. Secondo questo calcolo, un’automobile funziona un’ora al giorno, stando ferma per altre nove ore di luce. Se questa automobile fosse elettrica e sostasse in un garage aperto con la tettoia provvista di pannelli fotovoltaici a film sottile, in grado quindi di captare la luce diffusa trasformandola in energia elettrica, otterremmo il rifornimento di energia durante le nove ore di sosta, e questo consentirebbe all’auto di essere perfettamente attiva nell’ora in cui funziona. Il rapporto utilizzo del mezzo/superficie occupata è quindi tale da consentire, teoricamente, l’autosufficienza energetica, sulla base delle esistenti tecnologie. Già dal prossimo anno alcune grandi case automobilistiche presenteranno autovetture con 230 chilometri di autonomia, completamente elettriche, e quindi alimentabili da fonti di energia rinnovabile.
Un altro esempio di utilizzo intelligente delle risorse energetiche, oltre al settore della mobilità, riguarda la climatizzazione degli ambienti.
Una direttiva europea classifica gli edifici a seconda della capacità di consumo energetico per metro quadrato. Sono qualificati in classe A gli edifici che hanno un consumo per metro quadrato di 40 kilowattora all’anno, per il riscaldamento invernale. In Italia alcune regioni stanno cercando di adeguare le proprie normative a questi parametri. Quindi, per esempio, il riscaldamento di 100 metri quadrati di un edificio costruito in classe A, effettuato con pompe di calore ad alta efficienza, richiede un assorbimento di 1000 kilowattora. Con meno di venti metri quadrati di pannelli fotovoltaici a film sottile, installati anche in verticale, si capta energia solare sufficiente per alimentare il sistema. In altre parole, è possibile ottenere con questa tecnologia l’autonomia energetica per ciascuna abitazione, terminando il rapporto di dipendenza da combustibili fossili.
Noi stessi ci apprestiamo a realizzare a Bologna un edificio completamente autonomo sotto il profilo energetico dalle fonti fossili tradizionali che sarà un esempio concreto di come si possa dare un contributo alla trasformazione planetaria anche attraverso il nostro stesso business.
La rivoluzione verde comporterà che due terzi dell’energia mondiale siano ricavati da elementi naturali, modificando così non solo lo scenario delle risorse energetiche, ma anche lo stesso assetto geopolitico nel pianeta.
Un’impresa medio-piccola come Termal tende oggi, quindi, a svolgere la propria funzione d’impresa diffondendo anche il messaggio culturale e concreto – che la tecnologica restituisce alla cittadinanza e al piccolo mondo che la raccoglie – di una qualità della vita che non sia in contrasto con l’ambiente.
La Termal è stata recentemente protagonista al G8 dell’ambiente tenutosi in Sicilia, dando prova che non c’è più dicotomia tra tecnologia e ambiente. Com’è andata?
In occasione del G8 Ambiente di Siracusa (22-24 aprile 2009), il Ministero dell’Ambiente ha scelto 150 biciclette elettriche della linea One City di Wayel per gli spostamenti dei ministri dell’ambiente convocati e dei loro staff nei luoghi d’incontro del vertice. Abbiamo, quindi, tenuto sul nostro sellino i ministri dell’ambiente degli otto paesi più industrializzati del mondo e questa è stata una grande soddisfazione per un marchio giovane come Wayel, entrata nel mercato dei veicoli elettrici per assecondare le esigenze di una mobilità cittadina sostenibile e intelligente. La vera scommessa di Wayel è infatti una nuova idea di mobilità urbana non inquinante, che consenta di vivere al meglio i centri storici. L’idea del Ministero era quella di dotare il centro storico di Siracusa, l’isola di Ortigia, chiusa al traffico veicolare, di una serie di biciclette elettriche a pedalata assistita. Al termine dei lavori, le biciclette One City sono rimaste a disposizione degli abitanti della città siciliana come previsto dal programma di bike-sharing promosso dall’amministrazione comunale.
Termal dimostra come fare impresa restituisca all’ambiente anche il valore dell’estetica...
L’intervento tecnologico deve avere anche una componente estetica, il gusto della bellezza, perché l’uomo è portato ad ammirare il bello. È ideologico credere che un prodotto possa essere solo bello o solo utile. Ecco perché anche nelle applicazioni dei nostri prodotti, come i pannelli fotovoltaici a film sottile di ultima generazione tecnologica, che distribuisce l’Hinergy, l’azienda del gruppo che cura il fotovoltaico, c’è un felice connubio tra l’utile e il bello. Questo tipo di pannello ha caratteristiche estetiche e architettoniche molto particolari, non avendo la necessità di essere esposto tipicamente a sud. Si tratta di una tecnologia integrabile completamente nel tetto, una copertura assiemata con una serie di vetri a specchio di colore nero che dà un impatto estetico caratteristico all’edificio sul quale è applicata. Inoltre, l’anno prossimo introdurremo sul mercato pannelli solari contenuti all’interno degli stessi vetri (una sorta di minuscolo reticolato semitrasparente), per consentire direttamente alla vetrata o anche all’edificio costruito prevalentemente di vetro, come alcuni grattacieli, di essere luminoso e captante allo stesso tempo.
L’edificio, in questo caso, costituirà una mini centrale elettrica ad energia solare dando autonomia energetica a chi vi abita.