NUOVE TECNOLOGIE PER L'OTORINOLARINGOIATRIA

Qualifiche dell'autore: 
presidente della X-Med Srl (Mirandola)

Intervista di Margherita Ferrari

Che cosa produce la X-Med, com’è organizzata e quali sono i punti di forza nell’organizzazione e nella strategia?

La nostra è una piccola azienda nata sei anni fa per la produzione di prodotti destinati al settore dell’otorinolaringoiatria. Abbiamo iniziato realizzando una guaina di protezione per gli endoscopi rigidi e flessibili utilizzati, a fini diagnostici, in otorinolaringoiatria. Uno dei motivi per cui ci siamo rivolti a questo settore è che non esistevano altre società che producevano presidi di questo tipo, se si esclude un’azienda americana, nel settore dal 1989, che tuttavia realizza una quantità limitata di modelli. L’obiettivo che si è posto la nostra azienda, in linea con altre dell’area mirandolese, è quello di creare una personalizzazione del prodotto a seconda delle esigenze del cliente. Questo ci ha consentito di guadagnare quote di mercato significative nel nostro paese e di entrare sul mercato inglese con un ruolo di rilievo. Il dispositivo realizzato consente di mantenere sterile l’endoscopio utilizzato, senza bisogno di ricondizionarlo tra un esame e l’altro, contribuendo all’abbattimento dei costi relativi al processo di sterilizzazione, di prevenirne il deterioramento dovuto ai cicli di disinfezione, nonché di aumentare l’efficienza del reparto, grazie alla riduzione a zero del tempo di attesa tra un esame e l’altro.

Tuttavia, nel mercato competitivo in cui ci muoviamo, fabbricare un solo tipo di prodotto non è sufficiente. Per questo motivo nel corso del 2006 ci siamo dedicati allo sviluppo di nuovi prodotti per la chirurgia e le terapia intensive.

Cosa pensa del mercato globale?

Oggi il mercato è in costante evoluzione per cui, se da una parte i mezzi di comunicazione agevolano i contatti tra vari partners commerciali, dall’altra resta sempre necessario investire notevoli capitali per introdurre i propri prodotti nei paesi d’interesse. Ogni giorno ci si deve confrontare con produttori di aree enormemente più competitive per il costo del lavoro, i quali sono in grado di offrire dispositivi a un prezzo pari al costo di produzione del medesimo dispositivo realizzato in area euro. Per potere affrontare un mercato globale sempre più complesso la nostra azienda sta investendo gran parte delle proprie risorse nell’ambito della ricerca e sviluppo perché, sebbene i costi siano alti, i benefici che tale attività produce nel medio e lungo periodo sono molto elevati senza cadere nella trappola della “guerra ai prezzi”.

Qual è la direzione verso cui vi state orientando e cosa occorre perché essa sia favorita?

I nostri obiettivi per il futuro riguardano soprattutto lo sviluppo di nuove tecnologie: nel mese di maggio, per esempio, lanceremo sul mercato un nuovo sistema per la tracheostomia percutanea, che si basa sull’impiego di materiali all’avanguardia, in particolare su leghe metalliche a memoria di forma e su sistemi pneumatici ad alta pressione, normalmente utilizzati in campi molto sofisticati quali la cardiologia interventistica e la chirurgia vascolare.

Tali tecnologie, che normalmente sono patrimonio soltanto di grandi aziende multinazionali, ci hanno consentito di realizzare dispositivi fino a oggi solo immaginati e di posizionarci ad alti livelli nel settore specialistico.

Inoltre, è nostra intenzione per i prossimi anni presentarci sul mercato con altri nuovi dispositivi basati su tecnologie avanzate, prevedendo d’investire cifre rilevanti in ricerca, personale dedicato, nonché in brevetti che proteggano i nostri prodotti a livello internazionale.

Recentemente abbiamo ottenuto una certificazione che ci consentirà, dall’inizio del 2007, di accedere al mercato canadese, e in futuro anche a quello statunitense, e di poter in questo modo espandere il nostro mercato anche al di fuori della Comunità Europea.

Infine, credo che un’azienda di successo è tale grazie alla presenza di collaboratori che si distinguono per competenza, responsabilizzazione e spirito di gruppo. Queste sono le caratteristiche del nostro team, il quale crede nell’azienda e ne condivide pienamente gli obiettivi.

Tutto fin qui appare semplice, ma la strada è continuamente in salita, anche perché, e lo dico con profondo rammarico, spesso essere imprenditori non è facile, non così rosei sono i rapporti con il sistema bancario italiano che poco stimola e crede negli imprenditori senza chiedere in cambio considerevoli garanzie economiche, impedendo l’avvio di progetti che vedono il riconoscimento di enti istituzionali.