ARTE E INFORMATICA
Intervista di Angela Sforza
Melazeta, rinomata new media agency italiana, offre i servizi delle cosiddette tre e: entertainment, e-learning e e-business. In che modo l’arte, insieme alla tecnologia, giova allo sviluppo dei vostri servizi?
Per entertainment noi intendiamo la creazione di cartoni animati e di giochi, quindi, di prodotti ludico-creativi dove la percentuale di creatività richiesta è molto alta. Infatti, nonostante disponiamo di tecnologie avanzate, come tavolette grafiche e software, la riuscita del prodotto continua a essere basata principalmente sulle capacità e sull’abilità del disegnatore, sulla sua mano e ancor prima sulle sue idee. Esistono diversi tipi di animazione: quella destinata ai cartoni animati essenzialmente ludici – come ad esempio le serie che facciamo per la Rai, destinate ai bambini – e quella destinata a spot pubblicitari o informativi, dove l’elaborazione è ancora più complessa.
Perché è più complessa?
Se nel primo caso si parte dall’idea di un soggetto la cui storia sarà sviluppata dallo sceneggiatore in ogni puntata, in uno spot risulta necessario creare un personaggio e una situazione e condensare il messaggio in pochi secondi, rendendo così l’impegno più forte.
Nella creazione dei videogiochi la creatività è particolarmente legata alla tecnologia. I cartoni, infatti, potrebbero ancora essere prodotti con strumenti tradizionali, come la carta mentre i videogiochi richiedono l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche. Questo perché nei videogames è necessario ideare un concetto di base, una missione da compiere, un percorso da superare e bisogna stabilire in che modo questa missione dev’essere portata a termine e in che modo si possono guadagnare punteggi più alti e premi. Anche in questo ambito torna il bisogno di sintesi: ad esempio in videogiochi più piccoli, i cosiddetti advergames, che sono mirati alla promozione di un brand, bisogna inventare un gioco semplice che veicoli un messaggio positivo del marchio attraverso il gioco.
Anche nel settore dell’e-learning la creatività è molto alta. In questo ambito rielaboriamo i contenuti che riceviamo dai clienti che offrono apprendimento a distanza: tradurre visivamente questi contenuti, trascrivendoli da semplici file a formati che risultino più coinvolgenti per gli utenti, grazie all’uso di ambienti virtuali, di una grafica particolarmente curata e dei cartoons, è davvero un grande sforzo. L’e-learning è sicuramente un settore in crescita, non poche università stanno lavorando alla preparazione di specialisti del settore.
La creatività è ugualmente necessaria nell’e-business, dove non sempre i clienti hanno una chiara idea di cosa fare: è necessario capire cosa vuole ottenere il cliente ed elaborarlo nel modo migliore. Anche l’e-business è un settore molto ampio e comprende diverse applicazioni e servizi come la realizzazione del sito internet aziendale o di un e-commerce.
Nel rapporto con i clienti è necessario riuscire a soddisfare le richieste e ad essere flessibili per adattarsi ai cambiamenti di programma. Nella produzione di siti e-business la componente di tecnologia software e quella di creatività intervengono a pari grado.
E con la Rai che cosa fate?
Abbiamo appena finito due serie di cartoni animati. L’anno scorso per Rai Educational abbiamo disegnato una serie, i Pctoons, che raccontava le avventure di famiglie di piccoli computers. Il nostro scopo era far sì che i bambini familiarizzassero con le terminologie informatiche, a partire dai nomi dei personaggi, tratti dall’ambiente tecnologico. Abbiamo inoltre collaborato alla serie Gino il pollo, personaggio nato su internet dalla mano del disegnatore fiorentino Joshua Held. Il regista e ideatore della serie è Andrea Zingoni e noi abbiamo curato l’animazione di alcune puntate, molto lunghe e piuttosto complesse, andate in onda a giugno su Rai Tre, che riprenderanno alla fine di settembre con la serie al completo.
Ci sono altri clienti importanti tra le vostre referenze?
Ora stiamo lavorando per la Ferrero sul loro portale per bambini con giochi e animazioni online. Per quanto riguarda l’e-learning, abbiamo elaborato bellissimi progetti per ISVOR FIAT, la società di formazione della FIAT. Continuiamo a lavorare per le case editrici scolastiche come RCS, Paramond e De Agostini. Anche in questo settore siamo diventati ormai fornitori fidelizzati.
Stiamo iniziando lavori di partnership a livello europeo, nel tentativo di espandere questa attività anche nei progetti comunitari, nei quali si lavora molto sulla ricerca e sullo sviluppo. Nel settore dell’e-business abbiamo nuovi clienti: stiamo creando siti interessanti e dinamici. A Modena abbiamo fatto il sito del Grande Emilia. Abbiamo prodotto anche due siti per l’Honda Motori che ha varie divisioni tra cui la divisione nautica e la divisione garden, con motori per imbarcazioni, rasaerba e spazzaneve.
Un progetto molto interessante è quello per Panini, www.mypanini.it: un progetto quasi futuristico che permette al visitatore del sito di creare, utilizzando foto proprie, le proprie figurine, quelle della sua famiglia, della sua squadra di calcetto o di qualsiasi altra cosa. Basta inviare le foto che si desidera trasformare in figurine e fare l’ordine online: un vero e proprio e-commerce. Con questo metodo, si può creare e ordinare anche l’album personale. La nostra scelta di non rivolgerci a un unico mercato ha comportato che oggi abbiamo clienti di ogni tipologia e di ogni settore, aziende di medio-grandi dimensioni, di varie tipologie e target. In questi anni abbiamo fornito di giochi tutti i principali portali – fra cui Omnitel/Vodafone, Libero e Rosso Alice di Telecom – e per noi questo è motivo di grande orgoglio. Il nostro prossimo obiettivo è arrivare a produrre i giochi sui telefonini, un mercato che si evolve a gran velocità.