I REQUISITI DELL'ABITARE

Qualifiche dell'autore: 
architetto, direttore Comunicazione Istituto Giordano

Com’è cambiata la cultura della qualità e della sicurezza in Italia durante i cinquant’anni di attività dell’Istituto Giordano e com’è cambiato l’Istituto stesso?

Il motore principale dei cambiamenti in ambito di sicurezza e garanzie di qualità è certamente lo Stato. I materiali si rinnovano, le tecniche si modernizzano, ma di cruciale importanza è l’introduzione della nuova edizione, uscita nel 2005 (dopo trentacinque anni dalla prima), del Testo unico delle Norme Tecniche per le costruzioni, che contiene tutte le leggi e normative che regolamentano l’edilizia italiana. C’era una grande necessità di un testo aggiornato che potesse guidare il costruttore nella realizzazione di un edificio rispettando le normative vigenti. Il Testo unico è lo strumento principale sia per il costruttore, sia per l’Istituto Giordano come ente di certificazione, sia per il fruitore finale, il quale ha il diritto di vivere in un edificio costruito secondo precisi criteri qualitativi. Oggi, per esempio, è obbligatorio analizzare le saldature dello scheletro in acciaio di un edificio eseguendone una sorta di “radiografia”, si escludono quindi dalla filiera tutti coloro che non sono stati qualificati tramite un “patentino” che ne accerta la professionalità; inoltre, non è più possibile utilizzare materiali non a norma, perché ci sono strumenti di controllo e di certificazione in grado d’identificare i vizi e le anomalie costruttivi. Il Testo unico è un punto di arrivo, è il compendio dei cambiamenti avvenuti per gradi, in trentacinque anni, nel panorama dell’edilizia italiana.

E per gradi è cambiato anche l’Istituto Giordano: dal primo laboratorio di termotecnica ai quindici laboratori specialistici di oggi, nati per far fronte a esigenze sempre nuove e differenti dell’edilizia. Se lo scopo del Testo unico è quello di dare all’edilizia una direzione che garantisca uno standard qualitativo, il compito dell’Istituto Giordano è quello di rispondere alle esigenze di costruttori e fruitori di edifici in relazione alle direttive nazionali e internazionali in ambito costruttivo, sempre in evoluzione. Ma ogni qualvolta la legislazione richieda una particolare certificazione, noi ci siamo, siamo aggiornati e possiamo offrire il nostro servizio.

Alla luce delle nuove normative che regolano l’edilizia, in che modo la qualità di una costruzione si riflette sulla qualità della vita delle persone?

Sicuramente, la qualità della vita di una persona è imprescindibile dalla qualità del luogo in cui vive e lavora. Per questo motivo, sempre di più, si sta prestando attenzione a quelle caratteristiche che una volta erano considerate secondarie, ma che oggi stanno diventando parte strutturale e cogente dell’abitato. Un esempio esaustivo è il D.P.C.M. del 5/12/1997, ovvero il decreto sulla determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, in cui sono indicati i livelli massimi di rumore in decibel che le varie parti dell’edificio possono trasmettere, come le partizioni orizzontali e verticali, gli scarichi e i servizi, il condizionamento e il riscaldamento, e così via. Al nostro Istituto si rivolgono spesso persone che hanno acquistato una casa e ci chiedono di effettuare una prova in opera per verificarne il coefficiente d’isolamento. L’acquirente viene tutelato dalla legge anche ad acquisto avvenuto, perché non è nelle facoltà dell’utente finale sapere che cosa è a norma e che cosa non lo è.

In ambito acustico, il laboratorio dell’Istituto Giordano vanta una grandissima esperienza, tant’è che attualmente stiamo provando la maggior parte delle barriere destinate a contenere l’impatto acustico della TAV.

Una novità assoluta è la nuova legge per la certificazione energetica (D.L. n. 192), che attesta qual è il rendimento energetico di un edificio nel suo insieme, considerando le caratteristiche intrinseche di ogni suo componente. È chiaro che le pareti esterne e gli infissi hanno un ruolo cruciale nella trasmissione e dispersione del calore, ma per conoscere la trasmittanza termica bisogna tenere conto delle variabili a cui un prodotto può andare incontro quali il contenuto di umidità delle murature o le varie tipologie di giunti e profili degli infissi, oltre al vetro che andrà a chiudere il tutto. La riduzione degli sprechi è fondamentale non solo per le persone ma anche per il rispetto dell’ecosistema.

Ma l’esigenza di trovare nuove soluzioni per aumentare la qualità della vita garantendo la qualità dei materiali e dei processi costruttivi non è un fenomeno recente per l’Istituto Giordano. Quando, nel 1973, in seguito a una grave crisi energetica, l’Italia incominciò a interrogarsi sugli strumenti per isolare le costruzioni in modo efficace, noi iniziammo a effettuare prove in opera di laterizi e altri materiali per verificarne il valore termico. All’epoca, i dati in possesso dei produttori, che attualmente si determinano in laboratorio, erano puramente teorici. Per questo motivo, la raccolta di tutta la nostra documentazione venne pubblicata in un libro, L’almanacco termofisico, un manuale che divenne un prezioso vademecum per il progettista.

Se, dunque, la qualità dell’edificio comporta la qualità della vita di chi ci vive e lavora, l’Istituto Giordano, fin dal suo sorgere, si è impegnato per offrire tutti gli strumenti per raggiungerla. (Per informazioni: www.giordano.it)