BREVETTI E LOTTA ALLE CONTRAFFAZIONI
In quarant’anni di esperienza in materia di proprietà intellettuale e industriale, lo Studio Ing. Corradini ha dato un apporto essenziale alla tutela e alla valorizzazione di brevetti e marchi che sono giunti a costituire un vero e proprio patrimonio per importanti imprese dell’Emilia Romagna e non solo. Quali sono le aziende che si rivolgono a voi prevalentemente e con quali esigenze?
Lo studio Ing. Corradini porta ora il nome di ING. C. CORRADINI & C., è attivo da oltre quarant’anni e attualmente estende la propria attività in un’area che comprende tutta l’Italia settentrionale, con una sede anche a Milano, e con corrispondenti in tutto il mondo.
In questi quarant’anni, il mondo produttivo ha compiuto un’evoluzione straordinaria, con cui è andata di pari passo l’evoluzione dello studio, che ora è composto da otto professionisti iscritti agli albi e da una ventina di collaboratori tecnico-amministrativi.
Le aziende che si rivolgono a noi sono generalmente quelle che abitualmente si avvalgono della ricerca e hanno la necessità sia di tutelare i risultati conseguiti, sia di essere informate sui diritti altrui per evitare d’incorrere in azioni di contraffazione. Queste esigenze si presentano sia per i ritrovati tecnici (invenzioni o modelli) che per i marchi di impresa. Inutile dire che la somma delle conoscenze tecniche e il portafoglio dei brevetti e marchi di un’azienda costituisce un patrimonio insostituibile e di grande valore economico, che va in tutti i modi tutelato.
In quali settori il vostro studio esplica la maggiore attività?
A cavallo fra gli anni sessanta e settanta, l’attività dello studio era fortemente condizionata dai settori dell’industria locale, rivolta alla meccanizzazione agricola, alla ceramica, all’industria alimentare e alle macchine per maglieria.
Con l’ampliarsi della nostra area d’influenza, i settori in cui esplichiamo l’attività più importante sono, oltre ai suddetti, il settore delle macchine da stampa, il settore dell’autotrazione (macchine equilibratrici, per assetti, filtrazione), il settore enologico, il settore elettronico, il settore dei piccoli motori a c. i., il settore ecologico (trattamento e distruzione dei rifiuti con recupero di energia) e in genere tutti i settori che prendono a svilupparsi man mano che si ampliano le esigenze dei vari mercati.
Quale tipo di servizi vi viene richiesto?
La collaborazione che ci viene richiesta dai nostri clienti comprende generalmente le seguenti attività: il cliente, sotto la spinta dell’ufficio commerciale e/o dell’evoluzione del mercato, decide di introdurre un nuovo prodotto; dopo averne delineato le caratteristiche, ricorre al nostro aiuto per essere informato sui brevetti esistenti nel settore specifico, e sulla direzione in cui gli conviene indirizzare la ricerca; la risposta a questa esigenza è generalmente una ricerca per materia a spettro ampio. Spesso, questa prima fase viene omessa grazie alle approfondite conoscenze che il cliente ha del proprio mercato. Una volta delineate le caratteristiche del prodotto ed effettuato un primo progetto di massima, occorre approfondire la ricerca in modo più specifico per accertare la fattibilità del prodotto senza ledere diritti altrui. La ricerca approfondita, che si conclude generalmente con un rapporto scritto sullo stato della tecnica e con un parere di fattibilità, consente anche d’individuare elementi di novità inventiva del progetto che possono essere a loro volta brevettati. Oltre che in Italia, è opportuno depositare il brevetto nei paesi dove si concentrano i più importanti concorrenti e nei paesi in cui operano i possibili utenti del prodotto brevettato.
Come avviene la tutela giuridica e la lotta alla contraffazione?
Questo è uno degli aspetti più difficili della nostra professione e quello che richiede maggiore esperienza. È spesso giocoforza agire per vie legali, ed è indispensabile affidarsi a un avvocato specialista nella proprietà industriale che si avvale della nostra collaborazione per dirimere gli aspetti tecnici della questione, sovente più complicati e difficili di quelli strettamente giuridici. Le cose si complicano se il contraffattore deve essere perseguito all’estero, per difficoltà di comunicazione e di lingua. I responsabili della contraffazione sono, in solido, chi fabbrica, chi fa commercio e chi utilizza il bene contraffatto; questi soggetti possono risiedere in paesi diversi e possono essere chiamati a rispondere davanti allo stesso tribunale o a tribunali diversi, anche in paesi diversi. I tribunali dei paesi industrializzati offrono in generale garanzie di un giudizio competente ed equo, ma le cose si presentano via via meno certe e più difficili per i paesi in via di sviluppo, in alcuni dei quali, generalmente medio orientali o orientali, si verifica una sorta d’immunità per i contraffattori.
Esempio classico, ormai sulla bocca di tutti, è la Cina, ove tuttavia recentemente si verifica un’inversione di tendenza a favore del titolare del diritto, grazie anche al fatto che ormai molte aziende cinesi possiedono brevetti, e quasi tutti i brevetti occidentali vengono depositati anche in Cina.
Esperienze dirette ci hanno consentito di constatare che buoni risultati si ottengono mediante azioni preventive, consistenti nel comunicare l’esistenza dei propri brevetti all’ufficio centrale cinese delle dogane e nel segnalare poi possibili transiti di merci contraffatte alle dogane geograficamente più probabili, che provvedono a bloccare la merce.