NUOVI PERCORSI FORMATIVI PER LE AZIENDE DI MODENA

Qualifiche dell'autore: 
direttore della NUOVA DIDACTICA, Scuola di Management, Unione Industriali Modena

Nuova Didactica è la scuola di management dell’Unione Industriali Modena. Ma qual è la particolarità della vostra offerta formativa?

La nostra scuola è specializzata nella formazione dei manager e dei quadri aziendali sulle principali tematiche della Direzione e gestione d’impresa, con particolare attenzione alle Risorse Umane ed all’aggiornamento tecnologico.

È accreditata dalla Regione Emilia Romagna e Certificata Vision 2000 e si caratterizza per la peculiarità dei docenti – collabora con alcune delle maggiori Università e società di consulenza nazionali –, per l’innovatività dei percorsi formativi e per l’organizzazione di corsi aziendali e interaziendali.

Quali sono le caratteristiche dei percorsi formativi aziendali?

Nuova Didactica ha una lunga esperienza in questa attività che richiede una buona conoscenza delle problematiche aziendali.

Considerando le specifiche necessità di ogni azienda, la scuola organizza corsi specialistici progettati e realizzati con i docenti più coerenti con la tipologia dei destinatari.

Inoltre, la scuola gestisce una serie di corsi interaziendali, finanziati dalla provincia di Modena, e collabora con le singole aziende alla presentazione, realizzazione e rendicontazione di progetti finanziati destinati al personale interno. I nostri esperti sono in grado di svolgere l’analisi dei fabbisogni formativi, di aiutare l’azienda nella stesura del progetto da presentare all’ente pubblico, nello svolgere gli adempimenti burocratici, nel fornire le docenze più qualificate e nel collaborare alla definizione di tutti gli adempimenti amministrativi richiesti dall’ente finanziatore.

Quali sono le novità da qui alla fine dell’anno?

Dalla seconda metà del 2005, intensificheremo lo sforzo per ampliare il numero degli “Shortmaster tecnologici” al fine di favorire il sempre più auspicabile trasferimento delle competenze specialistiche dall’università alle aziende.

A partire da ottobre 2005, Nuova Didactica avvierà nuovi percorsi di specializzazione per tecnici ed esperti già inseriti in azienda.

I primi ad essere lanciati vedranno il coinvolgimento e la direzione scientifica di alcuni professori della Facoltà di Ingegneria di Modena tra i quali Andrea Gatto per le tecnologie meccaniche, Francesco Pilati per le materie plastiche e Michele Colajanni per l’Information Security Management.

I percorsi, organizzati come Shortmaster, prevedono la partecipazione di gruppi da dodici persone ed hanno una durata oscillante tra le 80 e le 100 ore di lezioni frontali e laboratori. Per alcuni di questi progetti è stata presentata una richiesta di finanziamento alla Provincia di Modena per ridurre al minimo il costo per l’azienda.

Sono previste anche attività in aree diverse dal trasferimento di competenze tecnologiche?

Sì, saranno proposti anche percorsi di specializzazione che copriranno diverse aree, tra le quali Commercio estero con i paesi dell’Est e la Russia, Gestione delle risorse umane, Amministrazione Finanza e Controllo, Marketing e Logistica, Produzione, che si avvarranno della collaborazione di docenti delle più prestigiose Università e specialisti del settore.

E per l’intersezione fra cultura e impresa, quali sono le proposte che state avanzando?

Da qualche anno collaboriamo con l’Università Internazionale del Secondo Rinascimento, con cui organizziamo una serie di conferenze internazionali sul tema del Brainworking. Di recente, abbiamo avuto come ospiti Antonio Baldassarre, presidente, tra l’altro, della Commissione di Autocontrollo della Borsa di Milano, e l’economista Giampiero Cantoni. Le conferenze sono anche l’occasione per ascoltare la testimonianza di protagonisti, non solo dell’economia e della finanza del nostro paese, ma anche della filosofia e della cultura nel senso più ampio del termine. Il programma prosegue in autunno, oltre che con le conferenze, con la costituzione di un comitato scientifico del Brainworking, che dovrà porsi come punto di riferimento per l’intersezione fra cultura e impresa per la provincia di Modena e forse non solo, visto che in Italia l’Università del Secondo Rinascimento è stata la prima a parlare di questo tema.