DIAMO SICUREZZA E SALVAGUARDIA AI CITTADINI
Centrum propone servizi innovativi per la sicurezza a migliaia di clienti nel nostro paese. Quali sono le esigenze che emergono in questo periodo e in che modo trovano una risposta?
Noi ci occupiamo sia di security sia di safety, come definiscono nel mondo anglosassone i due settori della sicurezza, intendendo per security tutto ciò che serve a impedire o controllare l’accesso a edifici o aree pubbliche o private, come gli impianti antintrusione o di videosorveglianza, e per safety tutto ciò che serve a salvaguardare l’incolumità delle persone, come gli impianti antincendio o i piani di evacuazione.
In questo periodo sta emergendo in modo particolare la domanda nel settore della sorveglianza urbana. Si sente sempre più l’esigenza di dare ai cittadini la tranquillità di percorrere le vie dei centri urbani, e non solo durante le ore di buio. Per questo stiamo fornendo alle amministrazioni pubbliche sistemi di videosorveglianza, basati su tecnologie IP, con trasmissione dei dati acquisiti con telecamere o altri dispositivi. Oggi, un’amministrazione può realizzare un sistema di videosorveglianza con varie telecamere dislocate sul territorio che trasmettono a una o più centrali operative i loro dati, consentendo agli addetti di registrare ciò che avviene. Questi sistemi, basati su avanzati software, consentono d’individuare velocemente la telecamera interessata e la sua ubicazione e sono utili per alleggerire il difficile compito dell’analisi delle registrazioni video.
Se, per le zone di piccole dimensioni, gli impianti di videosorveglianza sono spesso abbinati a impianti antintrusione e i due sistemi vengono integrati in modo da delimitare maggiormente il territorio sorvegliato, nell’ambito cittadino pubblico, data la vastità del territorio, la tecnologia più efficace resta quella video, con tutte le infrastrutture che essa richiede.
Come funzionano le telecamere in condizioni di scarsa illuminazione dell’area da sorvegliare?
Le prestazioni delle telecamere si basano su dispositivi che dispongono della commutazione giorno/notte, per cui ottengono un’immagine ottimale anche in condizioni di scarsissima illuminazione. Esistono poi telecamere a infrarossi e termocamere, che sfruttano tecnologie di derivazione militare. Stiamo partecipando alla sorveglianza di un’area portuale, dove queste nuove tecnologie sono ampiamente richieste. Questo dimostra che anche per le termocamere il mercato sta aprendosi. Sappiamo che comportano costi maggiori, ma in casi di totale mancanza di luce o presenza di nebbia possono essere molto utili. La termocamera non rileva la normale proiezione luminosa che percepisce il nostro occhio, ma fornisce un’immagine del corpo umano o degli oggetti in movimento attraverso la misurazione del loro calore. Queste tecnologie sono utilizzate anche nelle automobili di fascia altissima, per garantire la sicurezza del pilota durante la guida notturna. Non forniscono immagini a colori, ma consentono ugualmente di capire che cosa sta avvenendo in un raggio d’azione di diverse centinaia di metri. Ne abbiamo installato anche su yacht, con un impianto di connessione remota, che consente al proprietario di controllare la propria barca ormeggiata nel porto anche a chilometri di distanza e di ottenere un servizio di monitoraggio completo nel tempo.
Questo per quanto riguarda il tema della security. E per la safety, ci sono novità di rilievo negli ultimi anni?
La safety si basa su tecnologie più semplici, che hanno una crescita più lenta, ma l’aspetto culturale è, invece, in forte trasformazione. Gli impianti per garantire la safety sono come gli airbag in un’automobile: sono visti solo come inutili obblighi, fino a quando non capita un incidente, allora, ci si accorge che invece sono molto utili per cercare di limitare i danni di incidenti non voluti o non prodotti da una volontà criminale, ma dall’imperizia o dalla fatalità. Questi impianti, che non hanno costi elevati, hanno prima di tutto il compito di limitare i danni, non solo mettendo in salvo le persone, ma anche garantendo la possibilità dell’azienda in cui sono installati di continuare a lavorare senza aumentare la portata del danno subito. Nel settore security, sempre più spesso le aziende ci chiedono di risolvere sia la questione del danno materiale provocato, per esempio, da un furto, sia di limitare i danni d’immagine, la perdita di tempo e il ritardo della consegna che le conseguenze del furto possono comportare. Per quanto riguarda i dispositivi di rilevazione gas esplosivi o tossici, c’è ancora poca attenzione, sebbene presto entreranno in vigore le normative europee. La rilevazione gas va a vantaggio prima di tutto della salute delle persone, ma garantisce anche il proseguimento dell’attività dell’azienda. Eppure, nel nostro paese, non c’è ancora una cultura adeguata, è ancora difficile fare comprendere l’importanza di qualcosa che ha costi fissi di manutenzione, anche se – per fortuna, dobbiamo dire – non viene utilizzato.