BOLOGNA CAPITALE: PER UNA STRATEGIA PROGETTUALE DI LARGO RESPIRO
L’Associazione Bologna Capitale prosegue il suo lavoro di elaborazione di una progettualità straordinaria di sviluppo per rilanciare con concretezza e pragmatismo la città di Bologna...
Il declino di oggi non consente ulteriore stasi e ulteriori rimandi: non possiamo più permetterceli, dal punto di vista sia economico che sociale.
È indispensabile ideare e attuare un’azione politica e amministrativa che riporti Bologna al rango di eccellenza europea, ed è proprio questo il significato del nostro nome Bologna Capitale.
Una città di 500.000 abitanti deve divenire sempre più attrattiva per giovani e imprese che scommettono di riuscire nel proprio avvenire qui a Bologna.
Il vostro primo progetto, L’insediamento dei cervelli, affrontava il problema dell’implosione demografica della città, mirando a trattenere tremila laureati all’anno per i prossimi quindici anni. Quali sono invece i problemi di cui si occupa il secondo progetto?
Il secondo progetto, I distretti internazionali. “La Città delle Torri”, parte dalla necessità di una maggiore internazionalizzazione della città e di creare nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani. Si tratta di un progetto che valorizza la nostra centralità geografica e propone un meccanismo attrattivo per le grandi imprese multinazionali. Si parla della realizzazione di due nuovi distretti internazionali con la creazione di oltre 16.000 nuovi posti di lavoro tra diretti e indotti.
Si propone inoltre un rapporto stretto e diretto tra l’università e le nuove imprese che verranno a localizzarsi a Bologna, con la descrizione dei vantaggi per gli investitori, per la città e per le stesse imprese. Tutto potrà avvenire attraverso meccanismi d’investimento privato, di project financing, di concessioni di costruzione e gestione, che consentono al pubblico di governare i processi di trasformazione della città senza esserne il diretto attuatore. Il progetto propone inoltre un interessante spunto architettonico con il tema delle torri e un approfondimento energetico tramite un forte utilizzo di fonti rinnovabili e tecnologie costruttive dirette a ridurre al minimo il consumo energetico delle nuove strutture. Ci sono infine spunti e attenzione anche verso alcune istituzioni – tra le altre penso al Cineca – che meriterebbero una maggior valorizzazione e integrazione nel nostro tessuto economico cittadino.
È una proposta interessante...
È una proposta approfondita, concreta, che certamente potrà essere migliorata, ma che sottolinea con forza la necessità di mettere in campo una strategia progettuale di largo respiro, senza cui nessuna forza politica potrà credibilmente candidarsi a essere classe dirigente e a governare la nostra città. Dobbiamo impegnarci per garantire a noi stessi e ai nostri figli reali prospettive e un futuro prospero qui nella nostra Bologna. Serve davvero uno sforzo eccezionale e serve il contributo di tutti e di ciascuno, noi per primi.