FORMAZIONE E BRAINWORKING NELL'IMPRESA MODENESE
Intervista di Caterina Giannelli
Nuova Didactica, scuola di management dell’Unione Industriali Modena, offre da diversi anni quanto di meglio possa esistere per una formazione che punta all’eccellenza. Quali sono le novità che possono trovare gli imprenditori nella vostra scuola nei prossimi mesi?
Nuova Didactica amplia sempre più le proprie attività e le partnership, oltre a proseguire la collaborazione con la più grande società a livello mondiale, Lloyd’ Register, per la qualità, con la Ernst & Young, per quanto riguarda amministrazione, finanza e controllo, con la Facoltà di Ingegneria per la realizzazione sia di progetti di ricerca sia di corsi di formazione, con lo IULM, per i short master in comunicazione d’impresa e pubblicità, col gruppo del professor La Rosa, docente di Sociologia a Bologna, per lo short master sulla gestione delle risorse umane, e col gruppo del professor Tupponi, costituito da esperti di commercio estero. La novità principale riguarda una serie di attività di particolare interesse e prestigio. Accanto agli “Shortmaster” e ai Forum Tecnologici e di Marketing, da settembre 2004 si avvieranno i “Focus”, una nuova formula che nasce con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti o problemi specifici. Di particolare interesse sarà il Focus “Fare impresa tra padri e figli”, ciclo di sette incontri sugli aspetti legali, contrattuali e tributari tra riforme e nuove opportunità. Il Focus è destinato solo agli imprenditori che debbono approfondire una serie di tematiche collegate al passaggio generazionale. Il Focus verrà realizzato con la collaborazione di due prestigiose organizzazioni: lo Studio Rinaldi di Modena e l’ABC Group.
Quanto è importante il tema del passaggio generazionale per l’impresa modenese?
Se lei considera che la maggioranza delle aziende presenti nella nostra provincia sono state fondate dall’imprenditore che ha trasmesso o sta trasmettendo ai figli l’attività, si rende conto della portata di tale argomento per l’avvenire di imprese che devono rendere accessibili alle nuove generazioni non solo gli strumenti tecnici, il know how, dell’azienda, ma anche quelli legali, fiscali e normativi per consentire lo snellimento delle procedure burocratiche e dare la possibilità di usufruire delle opportunità offerte in ambito italiano ed europeo.
Può citare altri Focus di particolare interesse?
Per esempio, quello mirato sulla nuova normativa sulla “Privacy”, organizzato allo scopo di facilitare le aziende nella soluzione delle problematiche che la nuova legge sulla privacy prescrive. L’iniziativa verrà realizzata con la collaborazione dell’avv. Pradelli, esperto di diritto informatico. Il ciclo dei Focus proseguirà su diverse tematiche, in collaborazione con importanti realtà nazionali ed internazionali per offrire alle aziende del territorio quanto di meglio il mercato della consulenza e della formazione propone.
La Nuova Didactica recentemente si è distinta anche per la proposta di formazione culturale dell’imprenditore, novità assoluta nel panorama internazionale delle scuole di management. Che cosa ci riserva il calendario in questa direzione?
Il 2 aprile scorso abbiamo avviato con successo il ciclo d’incontri “Brainworking, il cervello dell’impresa”, all’Auditorium “G. Fini” dell’Unione Industriali Modena. Il relatore, il professor Verdiglione, nella sua conferenza sottolineava l’importanza della formazione culturale dell’imprenditore per l’avvenire dell’economia italiana, che deve sempre più basarsi sul proprio capitale intellettuale, anziché fare concorrenza ai paesi in cui i costi di produzione sono altamente competitivi. Cosa, per altro, ribadita anche dal presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, in un suo intervento recente a Reggio Emilia. Pertanto, siamo lieti di questa collaborazione avviatasi con l’Università Internazionale del Secondo Rinascimento, che prevede la conferenza del professor Carlo Sini, per il 5 ottobre, e quella del professor Giampiero Cantoni, successivamente. La conferenza del professor Sini, accademico dei Lincei e ordinario di Filosofia teoretica alla Statale di Milano, aprirà il dibattito su un tema di grande interesse in un momento di trasformazione come quello attuale: “La libertà, la finanza, la comunicazione”. La libertà dell’impresa di seguire il proprio programma di sviluppo dipende anche dai dispositivi di direzione e di comunicazione che essa instaura con le banche e con il mondo finanziario. Dipende dal brainworking, dal “lavoro di cervello”. Già nel 1988, il programma “Fast” dell’Unione Europea avvertiva che occorre formare brainworkers per l’avvenire dell’impresa. L’aveva recepito, tra gli altri, Emilio Fontela, allora direttore del Dipartimento di Economia dell’Istituto Battelle di Ginevra, che proprio a Modena (invitato dall’Università e dalla Nuova Didactica) avrebbe poi tenuto la sua prima conferenza italiana sull’argomento nel 2000. Per questo oggi, dopo che la figura del brainworker è diventata un must, Nuova Didactica è fiera di lanciare il progetto europeo “Brainworking, il cervello dell’impresa”.