UN IMPULSO PER L'INDUSTRIA TURISTICA
Intervista di Sergio Dalla Val
Quali sono i problemi che stanno frenando l’impresa turistica?
Gli avvenimenti che hanno veramente creato una difficoltà nel turismo, e quindi una crisi, sono essenzialmente l’11 settembre, la guerra in Iraq, e non meno importante, l’introduzione dell’euro, che ha creato un problema di ordine economico, sopra tutto a quelle fasce medie, che una volta venivano considerate fasce privilegiate e quindi propense ad utilizzare vacanze due o tre volte all’anno, e che oggi invece devono necessariamente muoversi con molta prudenza. Un altro elemento che ha condizionato e che condiziona anche un’analisi di prospettive future è la crisi delle compagnie aeree, che ha indotto una miriade di tour operator e di agenzie a ricorrere a correttivi per poter mantenere un break-even point nelle proprie gestioni ed evitare la chiusura e il fallimento. Questi possono essere considerati gli elementi che hanno messo in crisi l’intero comparto del turismo mondiale e non c’è dubbio che, se la situazione non dovesse migliorare o la situazione internazionale non dovesse presentare aperture per un rilancio del turismo, la crisi diventerà sempre più acuta mettendo veramente in grosse difficoltà i tour operator, le compagnie aeree e sopra tutto le circa ottomila agenzie oggi esistenti in Italia.
Qual è la vostra proposta turistica?
La nostra azienda si orienta sul traffico di qualità per mantenere una clientela di élite che punta all’ottenimento di servizi sicuri e di qualità medio alta. Un settore che ci offre riscontri positivi è quello crocieristico: tutti gli indicatori per i prossimi due, tre anni segnalano un aumento di traffico crocieristico, tant’è che le maggiori compagnie marittime, come la Costa Crociere o la MSC, stanno rinnovando la propria flotta. Un altro segmento che può essere importante per la nostra azienda riguarda ambiti turistici che non si pongono in concorrenza con i tour operator, perché, per la loro particolarità e per la loro diffusione limitata, non possono essere seguiti dagli stessi tour operator: lo snow board estivo, per esempio, può risultare una valvola di novità per un’agenzia di viaggio: è un’attività che, pur avendo un costo molto basso, nella quantità può dare buoni risultati. Un aspetto che può presentare degli sviluppi è il traffico congressuale. È un turismo verso il quale la nostra agenzia, pur nella sua limitatezza, guarda con molta attenzione. Noi riusciamo a gestire nell’arco di un anno un paio di congressi di una certa qualità e di una certa importanza anche a livello mondiale.
Quali sono le implicazioni della situazione internazionale?
Va da sé che tutti questi programmi, queste prospettive e queste iniziative potranno avere la loro conclusione e potranno essere realizzate sopra tutto se la crisi economica internazionale troverà una soluzione, se la guerra in Iraq e tutte le altre guerre nel mondo troveranno una soluzione di pace in modo da consentire un rilancio dell’economia e quindi indirettamente anche un rilancio del traffico turistico. Questo anche tenendo conto che i paesi dell’Est si affacciano nell’ambito europeo e quindi cercheranno d’inserirsi in questo contesto avendo ben capito l’importanza del traffico turistico per il raggiungimento dei loro fini economici – vedasi la Cecoslovacchia – attraverso tutta una serie di attività dirette e indirette che porta a una maggiore occupazione, a un maggior benessere di tutta la popolazione. Un altro aspetto particolare e quindi un altro fenomeno che potrà condizionare il turismo è l’ingresso della Cina in un contesto di globalizzazione che porterà certamente ad uno sviluppo, oltre che del traffico commerciale e dei rapporti economici, del traffico turistico. Recentemente, le autorità cinesi stanno concedendo visti ai loro cittadini che incominciano quindi a recarsi nei vari paesi. Anche il traffico verso gli Stati Uniti, che ha subito una certa contrazione, potrebbe riprendersi alla luce di una pace globale. Se nell’area del Medio Oriente la soluzione di pace trovasse un’applicazione pratica, tutto ciò potrebbe avere un’influenza positiva proprio sul traffico turistico, incrementando così quell’auspicabile movimento che dà linfa a tutte le attività dirette e indirette.
Vi aspettate un sostegno da politici e amministratori?
Se si vuole migliorare la situazione e dare una spinta al turismo locale, nazionale e internazionale è necessario che tutte le forze politiche nazionali, regionali e locali intraprendano iniziative per dare un contributo alle industrie turistiche, perché con la messa in atto di certe azioni promozionali o di piccoli accorgimenti il turismo possa avere quell’impulso che tutti auspicano.