LA CLIMATIZZAZIONE: UN VANTAGGIO TUTTO L'ANNO
Clima Ambiente affronta il problema della climatizzazione tenendo conto dell’impatto ambientale. Secondo la sua esperienza, in che modo l’ecologia giova alla climatizzazione?
In vari modi, ma quando acquistiamo un climatizzatore dobbiamo fare attenzione a due aspetti: dobbiamo acquistare una macchina che, in primo luogo, sia in classe A e, in secondo, abbia elevati valori di performance sia in caldo che in freddo. Sulle targhette che indicano la classe di efficienza energetica sono riportate due voci: l’EER, che è l’indice di efficienza energetica del freddo, e il COB, che è il coefficiente di performance della macchina in caldo. Più questi valori sono elevati e più alto è il rendimento e quindi minori i consumi e le immissioni di CO2 nell’ambiente. Questo è l’aspetto che il cliente deve valutare prima ancora del prezzo, considerando che il climatizzatore non è un prodotto che si acquista per avere una durata di tre o quattro anni, ma sicuramente superiore almeno a dieci anni.
Questo sistema di climatizzazione non ha ancora preso piede. Perché secondo lei?
Sono troppi coloro che vedono ancora il climatizzatore per un uso esclusivamente estivo. Questo è assolutamente sbagliato perché oggi, con i livelli di tecnologia che abbiamo raggiunto, il climatizzatore è una validissima fonte primaria di calore.
Sicuramente, la maggior parte delle attività commerciali sfrutta questo tipo di tecnologia per avere costi inferiori rispetto al metano, per non avere il problema della manutenzione della caldaia e per avere un vantaggio in termini di sicurezza. Senza dimenticare che la macchina può rimanere spenta nei giorni festivi e nei periodi in cui l’attività è chiusa.
Quali sono i costi del prodotto? Sono previsti finanziamenti particolari per chi adotta questo sistema tutto l’anno?
Un climatizzatore di qualità, con coefficienti di performance molto elevati, costa il 40 per cento in più rispetto a un modello di pari potenza ma con caratteristiche tecniche inferiori. È pur vero che per i privati c’è la possibilità di usufruire della detrazione del 36 per cento, mentre le attività che vanno a sostituire un vecchio climatizzatore a basso rendimento con uno ad alto rendimento hanno la possibilità di detrarre il 55 per cento della spesa lorda in tre anni. La differenza di costo tra un prodotto di elevatissima qualità e un prodotto medio basso è del 30, 40 per cento, ma i risparmi sono del 60, 70 per cento rispetto a una macchina tradizionale. Inoltre, funzionando a elettricità, il climatizzatore si presta molto bene all’integrazione con i pannelli fotovoltaici, rendendo così l’investimento meno oneroso e molto conveniente in un’ottica di qualità.