L’APPORTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SETTORE DEL PACKAGING

Immagine: 
Qualifiche dell'autore: 
ingegnere, general manager di Clevertech Group Spa, Cadelbosco di Sopra (RE)

In questo numero della rivista ospitiamo l’intervento di Jan Kleijssen, di rettore del dipartimento del Consiglio d’Europa che si sta occupando di intelligenza artificiale. A questo proposito, qual è l’apporto che l’AI può dare al settore del packaging e, in particolare, a un produttore di soluzioni integrate di fine linea come Clevertech Group, che rappresenta un partner di riferimento per industrie leader nei settori del food&beverage, dell’home care, del pet food e del personal care?

Noi siamo molto attenti all’intelligenza artificiale e abbiamo interpellato tecnici esperti della materia per avvalerci di questa tecnologia che trova molte applicazioni nei nostri impianti. Nell’automazione del packaging promette livelli di produttività incredibili, per esempio, consentendo di sviluppare enormemente la manutenzione predittiva, in modo da predire i possibili errori da cui derivano tempi morti e periodi di inattività, ma anche di analizzare i dati della produzione passata, evidenziando i processi più costosi o che richiedono più tempo, allo scopo di apportare le necessarie migliorie.

Le applicazioni dell’AI nell’industria sono veramente tante e rappresentano una grande opportunità per il genere umano: quella di portare avanti il progresso riducendo al massimo i costi e le attività più fati cose. Secondo un recente rapporto del McKinsey Global Institute, quasi due terzi dei posti di lavoro potrebbero avere un aumento di almeno il 30% di attività automatizzate entro il 2030. Questo significherebbe trasformare la vita di 800 milioni di lavoratori. Un esempio di “fabbrica del futuro” ci viene dalla multinazionale Procter & Gamble, che prevede d’inaugurare un nuovo grande stabilimento a Little North Mountain, in Virginia, dove concentrerà la produzione di undici dei suoi principali marchi. L’area in cui sorgerà lo stabilimento del futuro ha la dimensione dell’Empire State Building distribuita su un unico piano, anziché su 110, e sorgerà nella zona orientale del Mountain State, a circa 90 minuti di auto da Washington. Il nuovo stabilimento utilizzerà robot in modo esteso, tanto che i primi essere umani a toccare il prodotto in uscita dalle linee di produzione sa ranno i consumatori che li acquisteranno in tutta l’America. Nonostante la robotizzazione spinta, tuttavia, l’azienda impiegherà 1.800 lavora tori, che non riempiranno sacchi o scatole di imballaggio, ma programmeranno e gestiranno attrezzature computerizzate.

Come lei ha accennato nelle sue precedenti interviste, il mercato del packaging sta andando incontro a un momento di grande espansione. Quali sono le strategie del vostro Gruppo per rispondere a questa crescita esponenziale?

Premetto che stiamo acquisendo sempre nuove fette di mercato e vogliamo rimanere il riferimento dei più importanti clienti, pertanto, siamo orientati ad aumentare sempre di più gli investimenti in questo settore.

Da tre anni a questa parte il mercato dell’e-commerce ci sta impegnando sempre di più con nuovi progetti e importanti realizzazioni che si stanno dimostrando molto interessanti: essendo un mercato giovane e in forte sviluppo, che offre l’opportunità di operare con il leader indiscusso, abbiamo l’occasione di acquisire tutto il know-how necessario e di diventare un importante punto di riferimento per l’intero mercato dell’e-commerce.

Procedendo in tale direzione, il 2 maggio 2023 la nostra holding di controllo, Refa Spa, ha acquisito la ditta Delta Srl di Crevalcore (BO), specializzata nella realizzazione di impianti per la produzione di pallet. È un’acquisizione dettata dal fatto che si tratta di un business in sinergia con l’attività di Clevertech, considerando che la Delta è proprietaria di un know-how consolidato nella costruzione dei pallets e i nostri clienti sono per la maggior parte utilizzatori di pallets. Anche per questo abbiamo in programma di utilizzare la rete commerciale di Clevertech per sensibilizzare i clienti a diventare auto-produttori di pallets, oppure a introdurre sistemi automatici di selezione dei pallets che sono di vitale importanza per garantire un buon funzionamento dei nostri impianti.

Come sta procedendo lo sviluppo del le vostre filiali in Nord America, Cina, Francia, Polonia, India e UK?

In base ai risultati economici al 31 dicembre 2023, possiamo senz’altro affermare che tutte le nostre fili li hanno realizzato i budget a suo tempo approvati e gli obiettivi sono stati ampiamente raggiunti. Questo conferma ulteriormente che la nostra presenza sul mercato globale si sta consolidando e con il potenzia mento delle nostre filiali possiamo garantire un’assistenza sempre più qualificata. In particolare, vorrei segnalare la filiale Clevertech India, che abbiamo costituito nel 2018 con successo e in questi giorni ha prodotto autonomamente i primi quattro depallettizzatori per un importante cliente indiano che opera nel settore delle vernici. Questo è un indice che ci fa intendere che la nostra presenza su questo mercato potrà sicuramente consolidarsi nei prossimi anni.

Tra l’altro, attraverso Clevertech India, stiamo discutendo con un’azienda svizzera molto importante, che produce linee complete per la produzione di scatole metalliche e ci ha chiesto di rappresentarla in tutto il mercato indiano. È un pro getto che ci darà grande visibilità e ci permetterà di entrare in tutti gli stabilimenti di scatole metalliche, dove potremo proporre tutta la no stra esperienza tecnica acquisita nel mercato della banda stagnata.

D’altra parte, lei è stato pioniere nell’automazione degli scatolifici già negli anni ottanta, anche se la Clevertech era nata nel 1987 per produrre le macchine cifratrici che codificano le chiavi…

Infatti, anche se già l’anno successivo alla nascita della Clevertech la mia esperienza nel settore delle scatole metalliche si fece sentire in modo pressante e, insieme ad alcuni imprenditori di Cadelbosco, decidemmo di abbinare all’attività di produzione delle macchine per l’industria delle serrature quella di automazione delle aziende in cui si producevano scatole metalliche.

Avete mantenuto tuttora l’attività nel settore delle chiavi?

Perseguendo l’obiettivo di razionalizzare le attività produttive e concentrare tutti gli investimenti e le energie tecniche e organizzative nel core business di Clevertech, abbiamo ceduto da poco sia il ramo d’azienda che si occupava del settore chiavi sia quello dedicato alle macchine per il settore lattiero caseario, la Cheestech,. È una decisione maturata in seguito a un approfondito esame degli investimenti che sarebbero stati necessari per potenziare il settore lattiero caseario e il settore chiavi, se avessimo scelto di rimanere player di riferimento. Basandoci su un’indagine di mercato e su un proficuo scambio di opinioni con alcuni nostri concorrenti, il 1° gennaio 2023 siamo arrivati alla conclusione che per la nostra società fosse più interessante cedere il ramo aziendale e ottenere una partecipazione come azionisti in Autodop. Questo ci permette di rimanere at tivi nel mercato lattiero caseario e d’instaurare con Autodop una serie di sinergie produttive che riteniamo molto interessanti.

A completamento del progetto di ristrutturazione, il 15 aprile scorso abbiamo ceduto anche il ramo chiavi alla Key Line, un importante operatore del mercato al quale in passato abbiamo fornito macchine, che sicuramente saprà sviluppare l’attività attraverso tutta la tecnologia e l’esperienza da noi maturata in tanti anni anche in questo ambito.