I VANTAGGI DEL LAVORO IN TEAM NELL’ODONTOIATRIA MODERNA

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I VANTAGGI DEL LAVORO IN TEAM NELL’ODONTOIATRIA MODERNA

Il tema di questo numero della rivista, I giovani e le imprese dell’avvenire, riguarda molto da vicino i Centri Odontoiatrici Victoria, sia perché accolgono giovani professionisti provenienti da varie regioni e paesi sia perché si sono sempre dotati di tecnologie all’avanguardia. In che direzione va l’odontoiatria dell’avvenire?

Lo sviluppo dell’odontoiatria dipenderà in buona parte dalle tecnologie digitali che sono state introdotte nei nostri studi già da qualche anno e avranno un ruolo sempre più significativo. Per questo i giovani nativi di gitali saranno avvantaggiati rispetto alle generazioni precedenti, perché per loro è del tutto normale avvalersi del le nuove tecnologie per applicarle nei campi specifici in cui lavorano, come l’odontoiatria. I giovani che operano nei nostri Centri utilizzano già da tempo tutti gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie, che consentono un buon risparmio di materiali, di energie e, soprattutto, di sofferenze al paziente.

Nella vostra pratica utilizzate anche l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è presente in tutti gli apparati digitali, in quanto sono dotati di sistemi di controllo che bloccano la procedura in caso di errore umano. Per esempio, durante un intervento di impianto I.F.A. (“Full Arch a carico immediato”), l’intelligenza artificiale ci aiuta a limitare al mini mo gli errori: seguendo le istruzioni sul tipo di fresa da utilizzare in ciascun punto, si arriva al risultato programmato, anche perché, se si usa un determinato tipo di fresa in un punto che non è corretto, la fresa si ferma automaticamente.

Per mantenere all’avanguardia i vostri centri instaurate partnership con le case costruttrici di macchinari, che danno frutti importanti…

Certo, le case costruttrici con noi hanno il vantaggio di testare le apparecchiature su migliaia di pazienti, anziché su poche centinaia, come avviene negli studi singoli. E anche nelle collaborazioni con le università, quando c’è bisogno di testare materiali, l’utilizzo su larga scala favorisce una maggiore precisione e affidabilità dei test.

Quindi possiamo dire che i Centri Odontoiatrici Victoria costituiscono un’impresa dell’avvenire a tutti gli effetti…

L’impresa dell’avvenire, come ciascuna cosa, bisogna costruirla, guardando sempre all’innovazione, te standola, validandola, sfruttandone le potenzialità, cogliendo ciò che effettivamente di nuovo e di meglio riesce a offrire all’attività odontoiatrica.

Tornando ai tanti giovani professionisti che voi accogliete e riuscite a fare crescere, per quanto tempo rimangono con voi?

Molti proseguono per lunghi periodi, ma alcuni, dopo un paio d’anni in cui hanno acquisito una formazione che li fa sentire più sicuri, aprono un proprio studio perché pensano di poter esprimere meglio o in modo differente i propri talenti. In alcuni casi è la mentalità del loro entourage familiare a sminuire il lavoro in team, che invece ha notevolissimi vantaggi rispetto al lavoro individuale. Purtroppo, a volte prevale l’idea che il proprio figlio debba proseguire lo studio del papà oppure che un’attività svolta in prima persona sia preferibile a un lavoro ritenuto “anonimo” in un contesto imprenditoriale. È una scelta da rispetta re, ma non so fino a che punto porti le stesse soddisfazioni e gli stessi risultati del lavoro in team.

Le scelte basate su questioni ideologiche o di mentalità sono un passo indietro rispetto alla modernità della nostra proposta, che consente di essere aggiornati sempre in tutte le specializzazioni. Uno studio professionale singolo difficilmente può rimanere sempre aggiornato su tutto. Siccome nessuno di noi può giungere ad acquisire capacità professionali infinite, avere l’occasione di confrontarsi con altri che si specializzano ciascuno in un ambito particolare non può fare altro che migliorare le capacità dello studio e le risposte che lo studio può dare alle varie problematiche dei pazienti. Lo sport ce l’insegna: ormai, non solo gli sport di squadra, ma anche lo sport singolo ha alle spalle un team di persone che contribuiscono alla riuscita. Prendiamo un esempio recente, che è significativo: un campione come Sinner, che ha vinto gli ultimi tornei sulla superficie veloce: per partecipare a un torneo su una superficie più lenta, come la terra, viene seguito da un coach differente da quello che l’ha seguito finora, anche se fa sempre parte del team. Nel suo team c’è chi lo allena sulla superficie veloce, chi lo allena sulla superficie lenta e chi lo al lena sulla superficie media. Lo stesso vale per il pilota di Formula 1, che ha bisogno di un team eccellente che lo assista in tutte le varie situazioni cui va incontro.

Certo, la complessità esige che le cose si affrontino tenendo conto della differenza e della varietà, della particolarità e della specificità, non certo della mentalità e del pensiero unico…

Infatti, per questo nella nostra attività la squadra risponde sicuramente meglio del singolo professionista.