L’EDILIZIA RESIDENZIALE PER IL RINASCIMENTO DI BOLOGNA

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presidente di Rerum Capital Spa, Bologna

L’edilizia è da sempre il volano dell’economia del paese e oggi consente di rinnovare il parco immobiliare abitativo e quello industriale con nuovi criteri di sicurezza, di antisismicità e di risparmio energetico, in particolare tramite l’edilizia di rigenerazione urbana. La vostra società, Rerum Capital, è un Club di investitori che vogliono impiegare una porzione dei loro risparmi in economia reale, in particolare nella moderna edilizia residenziale. Ma le esigenze dettate dalla vostra crescita esponenziale oggi vi spingono anche ad avviare colloqui di lavoro con molti giovani. In che modo li state accogliendo nel vostro progetto?

A questo proposito le racconto un aneddoto. Abbiamo avuto la referenza di un brillante neolaureato in materie economiche e finanziarie non ancora trentenne. Mentre conversava mo circa i possibili ambiti di collaborazione, è nato in lui il vivo interesse per il nostro modello di partecipazione imprenditoriale. Questo giovane, avvalendosi anche dell’esperienza del nonno ex imprenditore, è diventato nostro azionista. Rerum Capital ha consentito a due generazioni diverse di condividere un progetto di co-imprenditorialità: il nipote, effettuando un sano e produttivo investimento in economia reale, si consulta con il non no, che può ancora contribuire alla vita produttiva della città tramite i suoi preziosi consigli.

Quali sono i numeri dell’edilizia residenziale in Italia?

Purtroppo il nostro Paese sul fronte edilizio è molto in ritardo. Se confrontiamo i dati del settore nelle principali economie europee, come Francia e Germania, constatiamo che, nel 2022, in Germania sono state costruite oltre 360.000 nuove abitazioni, in Francia oltre 450.000, mentre in Italia soltanto 54.000. Eppure, il Belpaese ha tanti siti di pregio, soprattutto nei suoi centri storici, che possono rinascere tramite l’edilizia di rigenerazione urbana. Ma occorre individuare gli immobili vetusti o abbandonati situati, però, in zone di interesse, perché vicine ai servizi commerciali, con una logistica dei trasporti efficiente e ben posizionate dal punto di vista paesaggistico. Rigenerare vuol dire chiudere le ferite aperte nelle aree inutilizzate della città, aree che quindi versano in stato di degrado, dando loro nuova vita. Si tratta di un processo edilizio che offre agli acquirenti di questi nuovi immobili un prodotto di qualità, a risparmio energetico, con sicurezza sismica e dotato della moderna impiantistica.

Lo scarto così netto della nuova edilizia abitativa fra Germania, Francia e Italia può indicare un più ampio problema culturale nelle politiche abitative del Paese?

I vincoli, i processi autorizzativi contraddittori affidati a più enti e le lungaggini burocratiche che spesso vengono frapposti al lavoro delle imprese sono ostativi al rilancio dell’economia italiana. È chiaro che non bisogna ripetere le brutture del passato, come le cementificazioni selvagge e l’edificazione di quartieri dormitorio ai margini delle città. Ma è necessario promuovere, sostenere e incentivare la cosiddetta rigenerazione urbana. I provvedimenti di cui oggi tanto si parla, i famosi bonus edilizi, sono stati pensati male, realizzati peggio e lo Stato è colpevole di un’assoluta mancanza di controlli, che poi ha generato abusi e sperperi.

Rerum Capital può diventare il nuovo modello per l’avvenire dell’edilizia?

I nostri punti di forza sono diversi. Noi ci prefiggiamo di ottenere un lecito profitto dalle nostre attività, gratificando con un ottimo reddito gli investitori che ci hanno dato fiducia sia tramite i dividendi, in quanto azionisti, sia attraverso prestiti obbligazionari, in quanto finanziatori. Inoltre, scegliamo attentamente le aree da trasformare, in modo che tutta la città nei vari quartieri possa godere della migliore vivibilità. Oggi, infatti, non conta più soltanto il bilancio economico dell’azienda edile, ma anche il bilancio sociale a cui essa contribuisce. Il nostro pro getto produce un arricchimento che è anche culturale, nella misura in cui favorisce la socialità negli spazi rigenerati che poi diventano luoghi di aggregazione.

Il nuovo fenomeno dell’emigrazione di massa che avviene in ogni parte del pianeta documenta la tendenza di varie popolazioni a trasferirsi nelle città, in quelle occidentali in particolare. Anche in Italia è quindi sempre più necessario rigenerare le città con nuove costruzioni, prevalentemente verticali, in modo da consentire davvero a più cittadini di godersi la propria casa, senza dover ripiegare in hinterland anonimi. Oggi, ci domandiamo in che modo i rappresentanti politici potranno concepire la nuova ricchezza che promuove l’edilizia di rigenerazione e la bellezza architettonica diffusa che ne deriva. Noi siamo pronti a contribuire al nuovo rinascimento di Bologna.