FARE DEL PROPRIO LAVORO UN CAPOLAVORO

Immagine: 
Qualifiche dell'autore: 
CEO di TEC Eurolab (Campogalliano), presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro

Come Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro, abbiamo la missione di contribuire alla formazione della prossima generazione imprenditoriale e lo facciamo in vari modi. Innanzitutto tramite le attività di networking dedicate ai nostri associati, ma anche interloquendo con gli enti di formazione del territorio: le scuole medie, le scuole superio ri e l’Università. È infatti novità di quest’anno che contribuiremo anche a un bellissimo programma Unimore e Muner, il progetto TACC (Training for Automotive Companies Creation), che permette agli studenti universitari di Ingegneria e di Economia di avvicinarsi al mondo dell’impresa, sperimentando la creazione di un’impresa a loro volta. Il progetto era già operativo, ma da quest’anno interverremo anche come Giovani Imprenditori, affiancando i docenti nella funzione di tutor degli studenti, quindi dando testimonianza in prima persona della nostra esperienza e assegnando una borsa di studio alla squadra prima classificata, che in questo modo potrà magari finanziare la registrazione del primo brevetto. Organizzeremo questa premiazione contestualmente alla nostra assemblea annuale, in modo da garantire agli studenti una platea di imprenditori che potrebbero essere i loro primi clienti o investitori. Metteremo tutto il nostro impegno per contribuire alla riuscita di questi progetti e, proprio per questo, abbiamo firmato l’accordo con Unimore nell’ambito di questo convegno, I giovani e le imprese dell’avvenire (Modena, 23 novembre 2023).

Venendo alle due grandi questioni che sono emerse negli ultimi anni rispetto ai giovani – la Great Resignation e il fenomeno dei cosiddetti NEET, cioè dei ragazzi dai 15 ai 24 anni che non lavorano e non studia no – devo dire che la nostra terra, l’Emilia, è particolarmente fortunata da questo punto di vista. Abbiamo sicuramente statistiche molto migliori rispetto alle altre regioni italiane, e questo è dovuto a molte ragioni, per esempio alla presenza sul territorio, in particolare a Modena, dell’ITS Maker, l’ITS più forte d’Italia, che tutti gli anni fornisce a centinaia di ragazzi una formazione utilissima per le nostre imprese, che accolgono il 97% di coloro che hanno frequentato questo qualificante corso post-diploma. E per questo ringrazio Patrizio Bianchi che è sta to il principale promotore degli ITS in Italia.

Rispetto al fenomeno dei NEET, la mia lettura è positiva, perché lo ritengo un indice della trasformazione in atto: è frutto dell’inquietudine di giovani che non accettano più di essere semplici dipendenti, di essere un ingranaggio all’interno di un’organizzazione che magari non comprendono, perché aspirano a di venire protagonisti. Lo constatiamo anche in altri ambiti. Per esempio, perché l’industria dei videogiochi ora ha un valore più alto di quella del cinema? Perché nel cinema si è spettatori, mentre nel videogioco il giocatore è protagonista. I ragazzi vogliono essere protagonisti anche all’interno delle nostre imprese e, se questo non accade, vanno via o rifiutano anche solo d’iniziare un itinerario. E credo che noi, come imprenditori, dovremmo riuscire a cogliere la punta di questo fenomeno, riuscire a coglierne l’opportunità, per avvantaggiarci di quest’energia, permettendo alla forza dei giovani di esprimersi effettivamente nelle nostre imprese.

Come fare? Riporto un esempio molto semplice, ma significativo. La bellissima locandina di questo convegno è stata elaborata da una giovanissima collaboratrice di TEC Eurolab, che ha ideato la grafica e ha fatto del suo lavoro un capolavoro. Questo ha avuto effetti, perché se il pubblico intervenuto all’evento è così numeroso, oltre che per l’interesse del tema, è anche me rito di chi ha lavorato alla grafica della locandina, nonché di chi ha lavorato alle telefonate – che non sono state telefonate standard – per invitare ciascuno e in breve di chi, nello svolgimento del suo compito, è stato protagonista, ha lavorato con ingegno, con arte e con invenzione. Questo significa essere protagonisti dell’impresa. Richiede grande impegno, ma dà la stessa soddisfazione che si può ottenere nello sport e nel gioco. La stessa soddisfazione, con l’aggiunta di enormi effetti per la società, economici e non solo. Quindi, credo che dovremmo interrogarci, noi imprenditori, su come fare in modo che non solo i giovani, ma ciascuno nella nostra impresa divenga protagonista.