QUANDO L’INTEGRAZIONE TRA SPECIALITÀ MEDICHE VALORIZZA CLINICA E PROFESSIONE

Qualifiche dell'autore: 
specialista in otorinolaringoiatria, foniatria e allergologia pediatrica

La medicina, in questi ultimi decenni, ha compiuto avanzamenti notevolissimi, integrando acquisizioni dalla biologia, dalla chimica, dalla genetica e persino dall’ingegneria. La figura del medico è sempre più lontana dallo stereotipo del professionista che decide da sé senza consultare la rete di colleghi e senza avvalersi degli strumenti che il procedere della ricerca e della scienza gli mette a disposizione. È altrettanto vero che il medico professionista che abbia idee e progetti, il più delle volte validissimi, sull’applicazione delle proprie acquisizioni in campo privato – per esempio aprire un poliambulatorio –, ha difficoltà a metterli in pratica perché esistono vincoli burocratici, interni ed esterni al mondo della medicina. E talvolta ci troviamo di fronte all’assenza della cultura imprenditoriale indispensabile per avviare un’attività privata che coinvolga altri professionisti e individui una propria “mission”. Tali difficoltà il più delle volte ne frenano l’iniziativa, che pure potrebbe avere un’incidenza estremamente positiva sulla pratica medica, soprattutto a livello territoriale, dove oggi in Italia vigono le maggiori carenze. Tuttavia, per fortuna esistono le eccezioni, come nel suo caso, che si distingue nelle Marche nel campo dell’otorinolaringoiatria e ha sempre testimoniato dell’importanza della formazione “a largo raggio” in ciascun percorso professionale. Può darci alcuni elementi della sua formazione?

Dopo la maturità classica mi sono diplomata in solfeggio e ho conseguito il diploma del V anno di pianoforte. A 24 anni mi sono laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Perugia e ho conseguito la specializzazione in Otorinolaringoiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sempre con il massimo dei voti. Negli anni della specializzazione ho approfondito gli studi di Allergologia respiratoria e svolto attività chirurgica di pertinenza otorinolaringoiatrica. Ho proseguito con un master di secondo livello in Allergologia pediatrica e con la specializzazione in Foniatria all’Università di Ferrara, fino all’ottenimento della qualifica di Medico Esperto e Qualificato in disturbi respiratori del sonno all’Università di Pavia. Ho svolto il mio lavoro di specialista in Otorinolaringoiatria, compresa l’attività chirurgica, negli ospedali civili di Macerata e di Civitanova Marche, fino a ricoprire l’incarico di dirigente di I livello.

Ritiene che ciascuna delle molte specializzazioni che ha ottenuto abbia rivestito importanza nella sua attività di medico chirurgo, e in quali termini?

Certo, la professione di medico specialista in otorinolaringoiatria è stata a lungo confinata entro metodologie d’intervento piuttosto ristrette, prevalentemente chirurgiche, storicamente rilevanti e che tuttora proseguono con efficacia. Tuttavia, consideravano più raramente le molte connessioni con altre ricerche e specializzazioni che, oltre ad ampliare il campo d’indagine dell’otorinolaringoiatria, la arricchiscono professionalmente e la qualificano ulteriormente. Mi avvalgo pertanto di molti contenuti delle specialità ottenute, anche in integrazione tra loro, per approfondire in molti casi l’indagine clinica e, in tempi più recenti, per avviare dispositivi professionali che consentono esami d’interesse otorinolaringoiatrico, in collaborazione con tecnici in ciascuna delle materie, che sono poi quelle delle specialità citate: audiometria, foniatria, allergologia respiratoria e disturbi respiratori del sonno.

Lei ha comunque operato a lungo, in ospedale, con interventi chirurgici specifici d’interesse otorinolaringoiatrico. Può ricordare i più frequenti?

Gli interventi di adenotonsillectomia, quelli di chirurgia delle corde vocali e di chirurgia delle sinusopatie, quelli funzionali ed estetici del naso, quelli sul collo e sui suoi componenti: tiroide, laringe, parotidi.

Riguardo ai dispositivi professionali privati che ha avviato e che ha ricordato, può dirci dove sono ubicati?

A Macerata, nella casa di cura Dott. Marchetti, a Corridonia e a Porto Civitanova, in provincia di Macerata, nei Poliambulatori Fisiomed, e a Marina Palmense, in provincia di Fermo, nel Poliambulatorio Palmatea. In ciascuna di queste sedi mi reco con l’equipe tecnica ricordata. Si tratta di un dispositivo specifico che trovo validissimo.

Mi sembra una distribuzione geografica estremamente interessante e comoda da raggiungere nelle rispettive sedi, per chi abita nei paesi dell’area Sud della provincia di Macerata.

Sicuramente è di fatto una rete, privata e privata convenzionata, di cui gli abitanti di quest’area sanno di potere avvalersi per problemi di ordine otorinolaringoiatrico, anche se visito pazienti provenienti da tutte le Marche e da fuori regione.

La ringraziamo per primo incontro, cui seguiranno certamente altri, anche per esplorare ciascuna delle specialità mediche che ha avviato con tanto successo.